L’argomento andrebbe sottoposto ai diretti interessati. Le opinioni però possiamo immaginarle. Con la 15^ giornata in programma domenica si apre una secchiata da 6 gare in 22 giorni. A seguire, il format della Serie C prevede 3 settimane di stop e un gennaio da 2 sole partite (20 e 27). Salvo contingenze e recuperi, s’intende. Di fatto, 2 infrasettimanali in pochi giorni quando poi ce ne sarà uno solo (13 febbraio) in oltre 4 mesi di girone di ritorno. Per la Pro Patria, Gozzano, Entella, Alessandria, Pisa, Cuneo e Pistoiese da qui a fine 2018 con alternanza casa/trasferta. Poca omogeneità in un calendario che prevede 4 turni non festivi all’andata, uno nella seconda metà. Giusto così? Ognuno si faccia la sua idea ma le obiezioni appaiono legittime.

In ogni caso, il prossimo turno mette in cartellone il confronto diretto (salvezza?) tra Pro Patria e Gozzano (domenica ore 16.30, stadio “Speroni”). Unico incrocio teoricamente equilibrato (biancoblu a più uno sui piemontesi) di una giornata che (in termini di semplice differenza di classifica) prevede uno scarto medio di 8,7 punti. Con il massimo di 16 per il testacoda del derby toscano tra la capolista Carrarese (27) e la deludente Pistoiese di Indiani (11).

Tornando al match tra tigrotti e cusiani, resta la singolarità di non essersi mai annusati nelle rispettive parabole storiche prima di averlo fatto 4 volte (compresa la sfida di domenica) in 200 giorni esatti dallo scorso 23 maggio. Data del primo rendez-vous assoluto: 0-0 al “D’Albertas” nella Poule Scudetto con rigore fallito da Le Noci (tema sempre d’attualità) e punteggio biscottato che (guarda caso) qualifica entrambe alla Final Four. Le altre due occasioni si riferiscono ad andata e ritorno del turno preliminare di Coppa Italia: 2-2 a Busto il 12 agosto (nella foto), 1-1 al “Piola” di Vercelli il 26. Con i rossoblu qualificati al turno successivo. Curiosamente quindi, è sempre finita pari. Un risultato che (probabilmente) la Pro Patria non si auspica per domenica.

Giovanni Castiglioni