Se un gol vuoi segnare una maglia devi donare. Non stiamo delirando, ma bensì solo osservando la realtà. Ormai è nota la mania del nostro Direttore Michele Marocco che colleziona maglie da calcio, ebbene, sarà un caso, ma tutti coloro che hanno contribuito a questa passione ne hanno tratto benefici.

Ad esempio Giuseppe Figliomeni. Il difensore che a gennaio dal Varese si è trasferito alla Nocerina, in un weekend libero, è tornato a Varese e ha portato la sua maglia per donarla a Marocco. Ebbene, il sabato successivo è andato in gol, il primo con la maglia dei campani. E Gabriele Angella della Reggina? Dopo la partita con gli amaranto al “Franco Ossola” di qualche settimana fa, è stato proprio il numero 6 reggino a scambiare la maglia e a regalarla: ebbene, sabato chi ha segnato della Reggina? Proprio lui.

Discorso analogo anche per Stefano Pettinari, attaccante del Crotone oppure per l’ex biancorosso Claiton Dos Santos del Bari. Da raccontare, però, l’incredibile episodio che ha come protagonista Marco Cellini. Sabato a Modena, non appena arrivato allo stadio, Marocco si aggirava nei pressi del magazzino gialloblù, assieme a Pietro Frontini, dirigente accompagnatore biancorosso. Si affacciano alla porta del magazzino e il magazziniere chiede: “Quale maglia gialla volete?”, e Marocco risponde che avrebbe voluto quella di Marco Cellini. E l’attaccante dei canarini ha siglato il primo gol con la maglia del Modena. Un caso?

Potrebbe anche essere, però mercoledì pomeriggio scorso, fuori dalla Sunrise Media, è stata esposta una maglia del Genoa, quella di Marco Rossi, il capitano. E chi ha segnato la stessa sera nel turno infrasettimanale con il Cesena? Alessandro Carrozza, poi, in tempi non sospetti, ossia a settembre, ha donato la sua numero 7 bianca del Varese. Ed è arrivata, per lui, la chiamata della Serie A.

Curioso anche l’episodio che ha come protagonista, ignaro, Lorenzo Laverone. L’attaccante, nella scorsa stagione, indossava la maglia del Sassuolo, poi donata al Direttore. Archiviata nella sua mansarda (nella foto), la maglia di Laverone è stata riportata in ufficio giovedì e sabato per Laverone, doppietta con la Nocerina, decisiva nella vittoria a Grosseto.

Poi, però, c’è anche chi non ha le stesse fortune, proprio perché si è dimenticato di donare la sua maglia. Il caso più eclatante è quello di Lele Pesoli: non ha fatto fede alle promesse e per lui un autogol in semifinale di Coppa Italia contro il Napoli e un comodo assist a Diego Milito mercoledì scorso. Chi è causa del suo mal…