Dimissioni offerte e prontamente rispedite alla mittente, cioè a coach Lilli Ferri. Riunione di spogliatoio, dicono con toni duri e ultimativi, tra giocatrici, staff tecnico e dirigenti del Varese Basket Femminile. Il 33-4 subito nel quarto periodo a Marghera, con conseguente pesante sconfitta, ha lasciato segni evidenti sulla pelle di tutto il clan varesino adesso chiamato ad una ripartenza peraltro non facile perchè domani sul parquet di via Colli ad Azzate (salto a due iniziale alle ore 18) sarà di scena nientemeno che la capolista Costa Masnaga.

“Ci siamo messe alle spalle una settimana “abbastanza” complicata che – dice Laura Rossi, play-guardia classe 1997, protagonista di “The Shot”, ovvero del tiro alla scadere che, finora, ha regalato l’unica vittoria a Varese -, penso sia stata utile per chiarirci ulteriormente le idee. Credo che la decisione presa dalla società di respingere le dimissioni di coach Ferri sia stata quella giusta anche perchè si vince e si perde insieme e la nostra allenatrice non può e non deve essere l’unica a salire sul banco degli imputati. Anzi, se devo dirla tutta, ritengo che la responsabilità del devastante blackout subito a Marghera sia al 99% nostra. Non so spiegare per quale motivo sia accaduto, ma so che in campo c’eravamo noi giocatrici e, in quell’interminabile frangente, abbiamo fatto ben poco per provare una reazione. Così, al termine del match in tutte noi si faceva largo la sensazione, quasi una certezza, di aver buttato via una ghiotta occasione per vincere la prima gara in trasferta”.

Da ultima arrivata nel gruppo che idea ti sei fatta a proposito di Varese e, ancora, da giocatrice esperta della categoria quale pensi possa essere, realisticamente, il vostro obiettivo?
“Mi sono bastati un paio di allenamenti per capire la vera sostanza della squadra varesina. Un gruppo tosto che, coeso in campo e in spogliatoio, trasmette una buonissima attitudine al lavoro. Siamo una squadra che lavora molto e si allena bene ma, come talvolta succede, fatichiamo ancora nel trasformare  in giocate concrete sui due lati del campo i frutti dei nostri sacrifici. Spiegato in parole povere suona così: quando giochiamo ci manca la continuità tecnica mentale che invece riusciamo a proporre durante gli allenamenti. Evidentemente dovremo lavorare ancora di più e con maggior concentrazione poiché ormai sono diverse le partite che ci sono sfuggite di mano nello stesso modo, ovvero dopo aver giocato alla pari per 30, 35, addirittura 38 minuti. Detto questo, credo che il primo traguardo concreto da inseguire sia la salvezza e per la conoscenza che ho maturato nel campionato di A2 – Laura ha già giocato quattro stagioni: 2 a Biassono, altre 2 a Carugate, ndr – Varese ha tutte le qualità tecniche e fisiche per centrare l’obiettivo. Ma, non solo questo e senza esagerare aggiungo che non abbiamo nulla da invidiare anche alle squadre che oggi stazionano a ridosso della zona-playoff. Insomma, la nostra classifica, bugiarda e fin troppo severa nei nostri confronti, non rispecchia il nostro reale valore. Dobbiamo essere consapevoli di questa verità, compattarci e crederci ancora di più e fare di tutto per andare a riprenderci quello che è nostro”.

Intanto, però, gli unici due punti in classifica sono frutto di un tuo “magic moment”.
“E’ vero, il tiro vincente scoccato sulla sirena contro Udine ha cristallizzato e isolato per sempre un attimo stupendo, incredibile per emozione e bellezza. Dopo 15 anni trascorsi sui campi da basket ho assaporato anch’io la gioia di un tiro vincente e in fondo è paradossale che sia stata io, canturina purosangue, a regalare il successo ad una squadra di Varese. Paradossalmente favoloso, però. Irripetibile”.

Potresti riprovarci domani sera contro Costa Masnaga.
“Costa è una squadra fortissima che conoscono bene perchè, prima di firmare con Varese, ho avuto l’onore ed il privilegio di essere loro ospite durante gli allenamenti. Costa è una formazione da cui prendere esempio perchè hanno nel DNA una straordinaria durezza mentale e fisica. Loro “geneticamente” non mollano mai e sono bravissime, direi uniche nell’alzare la testa solo al quarantunesimo minuto. Quindi, se abbiamo capito qualcosa dalla “lezione” di Marghera, dovremo lottare con intensità pazzesca per tutta la partita contro una squadra completa e ben orchestrata da un play lussuoso come Valentina Baldelli, una top-player dell’intera A2. Costa è favorita e sarà un’avversaria durissima ma non imbattibile e – conclude fiduciosa Laura – i miracoli ogni tanto si ripetono”.

 

RISULTATI  DECIMA  GIORNATA
Giants Marghera-Varese 78-45
Sanga Milano-Crema 42-48
Vicenza-Valbruna Bolzano 55-47
Carugate-San Martino 62-52
Moncalieri-Villafranca 60-55
Udine-Castelnuovo 58-63
Albino-BC Bolzano 70-56
Costa Masnaga-Ponzano 64-49

CLASSIFICA
Costa Masnaga 18; Villafranca*, Moncalieri*, Crema* 14; Castelnuovo* 14; Udine, BC Bolzano, Marghera 10; San Martino, Carugate, Vicenza* 8; Sanga Milano, Ponzano 6; Val Bruna Bolzano 4; Albino* Varese 2. (*una gara in meno)

UNDICESIMA  GIORNATA
Varese-Costa Masnaga
Castelnuovo Scrivia-Vicenza
Villafranca-Albino
Bc Bolzano-Marghera
Ponzano-Carugate
Val Bruna Bolzano-Sanga Milano
San Martino-Udine
Crema-Moncalieri

 Massimo Turconi