BUSTO 81
Migliorati 5.5: incolpevole sui gol, ma qualche errore di troppo in fase di costruzione. Uscita avventurosa nella ripresa che poteva costare caro.

Tondini 6: poco propositivo davanti, meglio in copertura anche se il secondo gol del Verbano parte dalla sua fascia. Cresce nel secondo tempo.

Napoli 5: partita incolore. La sua fascia è terra di conquista per il Verbano, soprattutto nel primo tempo.

Puka 7: il migliore per distacco. Dalle sue parti non si passa e la manovra offensiva del Busto comincia sempre dai suoi piedi. Grintoso, anche troppo, si prende un giallo evitabile.

Ferri 6.5: in netta difficoltà all’inizio, cresce progressivamente lungo il match, forte anche della sua grande esperienza. Suo l’assist del 2-2.

Calzi 5.5: spesso lasciato solo a vagare in mezzo al campo.

Becchio 6: i compagni di reparto non la aiutano. Fa quel che può e ci prova con qualche conclusione da lontano.

Pellini 5: mai entrato in partita (dal 52’ Scognamiglio 6.5: entra con tanta cattiveria agonistica -rischia il rosso-, ma dà nuova energia alla squadra ed è lui a regalare il pareggio al Busto 81).

Berberi 5: partita da dimenticare per il centravanti, mai nel vivo della manovra.

Giovio 6: primo tempo orribile in linea con la prestazione dei compagni. Meglio nel secondo tempo. Avvia l’azione del gol che accorcia le distanze e sfiora il pari scheggiando la traversa.

Palumbo 6: impalpabile nel primo tempo, ma è grazie a lui che il Busto comincia la rimonta.

VERBANO
Spadavecchia 6: forse poteva fare di più sulla conclusione di Giovio da cui è nato il gol di Palumbo; per il resto prestazione impeccabile.

Micheli 6.5: domina il duello sulla fascia con Napoli.

Gecchele 6: buon primo tempo, ordinato nella ripresa.

Mira 5: costa tanto l’errore sul primo gol. Poi tanti passaggi sbagliati.

Scurati 6: buona partita contro un attacco temibile come quello del Busto. Unica pecca: si fa anticipare da Palumbo in occasione del gol.

Castelli 6.5: domina nella sua area di rigore; respinge una conclusione pericolosa allo scadere; ma come il suo compagno di reparto poteva far di più sul primo gol subìto.

Dal Santo 6.5: grande prestazione dell’esterno di centrocampo, sempre nel vivo della manovra dei rossoneri.

Malvestio 7: se il Verbano domina a centrocampo nel primo tempo è soprattutto merito suo. Attento in copertura e propositivo davanti. Tuttofare.

Oldrini 7: cala vistosamente nel secondo tempo, pur sacrificandosi in copertura, ma la prestazione nei primi 45’ parla da sé. Il gol è semplicemente una formalità

Tafili 6.5: chiamato a sostituire Bianchi si disimpegna bene. Buona partita anche in difesa.

Caldirola 7.5: MVP del match. Il gol all’inizio è una piccola perla, ed è sempre lui ad impensierire la difesa di casa, con il solo Puka che riesce a limitarlo. Partecipa attivamente anche nell’azione del primo gol; peccato per l’infortunio che lo costringe a uscire (dal 66’ Lovergine 5: troppo timido, non punge davanti e non aiuta dietro).

MISTER CIVIERATI – Crederci fino all’ultimo secondo è stato il mantra del Busto 81 di Stefano Civeriati quest’oggi, in grado di riprendere una partita che sembrava ormai persa. “Nei primi minuti di gioco ci hanno sorpreso: siamo andati subito sotto e non riuscivamo a uscire dalla nostra metà campo. Nella ripresa nettamente meglio, per cui posso ritenermi soddisfatto della prestazione offerta. Se devo recriminare qualcosa non mi è andato giù il secondo gol subìto: ormai il primo tempo era finito, dovevamo rientrare negli spogliatoi e ricaricarci mentalmente, invece ci siamo fatti beffare ed è stata una disattenzione che poteva costare caro. Soffriamo di pareggite? I dati dicono che siamo la squadra con più pareggi, ma io preferisco soffermarmi sulle prestazioni: oggi è andata così, ma il gruppo c’è e diremo la nostra nel girone di ritorno. Dobbiamo pensare a noi stessi, senza guardare cosa fanno gli altri”.

MISTER MARZIO – Dopo quello con il Legnano arriva per il Verbano un altro pareggio all’ultimo secondo che sa di beffa, ma questa volta “Brucia ancora di più” commenta Alessandro Marzio. “Brucia – continua l’allenatore rossonero – perché arriva allo scadere di una partita che, soprattutto nel primo tempo, abbiamo dominato. Non serve però piangersi addosso; dobbiamo essere orgogliosi di quanto abbiamo fatto, perché venire su un campo del genere e giocare in questo modo non è da tutti. Purtroppo la rosa è attualmente corta, per cui non ho grandi soluzioni. Quello che conta adesso è riprendere le energie per affrontare al meglio il girone di ritorno perché al giro di boa abbiamo dimostrato di poter stare in alto; il Verbano c’è. Caldirola? Una contrattura che valuteremo nei prossimi giorni; la sosta capita al momento giusto”.

Matteo Carraro