Si è spento nella notte tra il 22 ed il 23 dicembre lasciando la moglie Laura e i figli Carlotta e Martino, non riuscendo a vincere contro quel male divenuto incurabile, un male che alla fine ha avuto la meglio, purtroppo. Giovanni Garavaglia solo all’anagrafe, per tutti il mitico “Giogara”, 62 anni, aveva Busto Arsizio nel cuore, un cuore a forma di macchina fotografica pronta ad immortalare ogni momento che potesse emozionare. E quelle emozioni spesso avevano le tinte biancoblù proprio come la “tua” Pro Patria, squadra che hai amato profondamente e che hai seguito e tifato in lungo ed in largo raccontando ogni partita ed ogni momento con fotogrammi che facevano il giro del web, una Pro Patria che nonostante la partita in corso con il Pisa non ha perso l’attimo esponendo lo striscione: “Ciao Giovanni, fotografaci da lassù“, dimostrandoti  immediatamente tutto il suo affetto.
Perchè quell’amore non è mai stato a senso unico, in tanti, hanno apprezzato oltre che la tua bravura e il tuo sorriso, la tua battuta sempre pronta, e mettersi posa quando passavi di lì era il modo giusto per dire: “Ciao Giò, sempre presente anche oggi“. Perché tu eri proprio così, sempre presente. Dal calcio al volley, dalla pallanuoto al basket, dalla politica agli eventi della città, riuscivi a non perderti nulla ad esserci e lasciare traccia di te. Ecco perché tutto questo, da oggi in poi, sarà diverso ma non perderà mai il tocco magico di un grande fotografo e di un grande uomo, un tocco indelebile impossibile da dimenticare.
Ciao Giogara, dall’alto le tue foto saranno ancora più belle. 

Mariella Lamonica