Giro di boa anche in prima categoria dove la settimana scorsa si è chiuso il girone d’andata di questo campionato decisamente vivace e combattuto. Un girone d’andata che laurea campioni d’inverno due squadre ad ex equo e che rilega in fondo alla classifica alcune sorprese in negativo.
Tiriamo insieme le somme e vediamo i promossi ed i bocciati di questi primi mesi, in attesa di rivedere poi tutti in campo a partire dal 13 gennaio.

AURORA CERRO CANTALUPO 8.5: se volete possiamo anche girarci attorno ma quando dinanzi ai tuoi occhi hai un Auroraneopromossa che si è presa la vetta all’ultimo turno e che spesso ha regalato calcio champagne, puoi solo stropicciarti gli occhi ed esclamare sì, è tutto vero! Premesso che con quei nomi lì alla storia della salvezza non abbiamo creduto, ma è tutt’altra storia ritrovarsi i ragazzi di Cerro davanti a tutti (o quasi) ed osservare un cammino che li ha visti castigare spesso le big del girone (vedi Gorla e Cas) e farlo, tra l’altro, con prestazioni di livello. Se in difesa si può migliorare qualcosa (20 gol subiti), l’attacco con 34 reti (di cui 15 firmate Ruggeri, capocannoniere del girone) è certamente il più prolifico. La domanda ora è una sola: riuscirà la banda di mister Senziani a tenere questo ritmo fino alla fine? La risposta non la conosciamo, ma siamo certi che questi ragazzi sapranno farci divertire a lungo.
L’Aurora è…stupefacente!

CasAMICI DELLO SPORT 8: ed è primato! Il Cas di mister Cau non si è mai nascosto a partire dalla campagna acquisti estiva, ed oggi raccoglie i frutti di un girone d’andata più che positivo. Non c’è l’effetto sorpresa come nel caso dell’Aurora, ma c’è l’effetto “macchina da guerra” di una compagine attrezzata per stare in alto, anzi in altissimo. I numeri sono migliorabili in realtà (24 reti fatte, 21 subite) ma la sensazione è che se bomber Berton non avesse passato i primi due mesi in infermeria, non solo quel 24 avrebbe un incremento, ma molto probabilmente anche i 30 punti in classifica non sarebbero sufficienti per descrivere il percorso di una squadra che ha tutte le carte in regola per proseguire su questa scia; peccato solo per la Coppa Lombardia dove i bustocchi avrebbero potuto anche conquistare un turno in più.
Il Cas è…pronto a tenersi stretto lo “scettro”.

VanzaghelleseVANZAGHELLESE 7.5: l’amaro in bocca in merito alla passata stagione per il mancato playoff ormai è andato giù, oggi siamo al cospetto di una Vanzaghellese più cinica e più determinata, ma non per questo meno bella. Solo due battute d’arresto ed una vetta già assaporata, i ragazzi di mister Trubia hanno dimostrato in quindici giornate di saper sfilare con l’abito da big in maniera quasi impeccabile, e questo lo dimostra anche il -1 dalle capoliste (3° piazza con 29 punti). L’attacco ha prodotto 23 reti,  la difesa ne ha subite solo 13, riuscire a scrollarsi di dosso qualche pareggio garantirebbe a Izzo e compagni la post season, ma anche i più meravigliosi sogni di gloria assoluta.
La Vanzaghellese è…nella lista delle favorite.

Folgore LegnanoFOLGORE LEGNANO 7.5: hai capito la Folgore Legnano! L’anno scorso fu una salvezza con qualche patema, quest’anno altro giro, altra corsa. Un buon calciomercato estivo ha lasciato da subito intendere che avremmo assistito ad una stagione differente ma a prevalere, fino ad oggi, è l’effetto sorpresa. Ritrovare i legnanesi in 5° piazza a 28 punti (a pari del Gorla ma, con lo scontro diretto terminato in parità, indietro per differenza reti) è un colpaccio che onestamente in pochi si aspettavano e forse (non ce ne vorranno) sorprende persino i diretti interessati. A questo punto se sognare non costa nulla, confrontarsi con la realtà significa constatare due dati importantissimi ovvero le 22 reti fatte (da incrementare se si vuole proseguire in questa direzione) e le appena 11 subite, affidando ai grigiorossi il titolo di difesa meno battuta dell’anno (ex equo con la Valceresio). Lavoro egregio per mister Colombo, che al primo anno su questa panchina sta dimostrando di essere a tutti gli effetti un “Folgorato”, vietato fermarsi proprio ora.
La Folgore Legnano è…wow!

gorla-cantello_2GORLA MAGGIORE 7: da un lato vien da pensare per fortuna che esistano i numeri, perché giudicare il girone d’andata del Gorla è un bel rompicapo. Rispetto allo scorso anno pare esserci qualcosa in meno in casa Gorla, ma a questo punto i paragoni lasciano il tempo che trovano visto che la classifica dice 4° piazza con 28 punti (28 gol fatti e 15 subiti) e quindi squadra in piena corsa playoff., nonostante qualche scivolone e qualche prestazione non brillantissima. Ora però ci sarà da tirar fuori qualcosa in più perché la concorrenza è agguerritissima ed i Contaldo Boys sanno bene di non aver margine di distrazione, altrimenti si rischia di pagare dazio. Vero anche che l’altro lato della medaglia vede una voglia incredibile da parte di Ippolito e compagni di provare a ripetere quanto di emozionante fatto l’anno scorso quando i primi due turni playoff furono il cullare un sogno poi solamente sfiorato.
Il Gorla Maggiore è…la squadra con cui bisogna sempre fare i conti.

ValceresioVALCERESIO 6.5: come te lo spieghi un 6° posto e 26 punti quando noti nella casellina sconfitte il numero uno? Semplice, con la pareggite. Per ben 8 volte i ragazzi di mister D’Onofrio non sono riusciti ad andare oltre il risultato X ed è per questo che al momento i ragazzi di Arcisate si ritrovino appena fuori dalla zona playoff. Le prestazioni spesso lodevoli, la grinta che talvolta è valsa punti pesanti, la difesa meno battuta del campionato (11 reti subite), in una stagione così tirata non bastano per accaparrarsi un posticino nel primo vagone, ecco perché c’è da essere più cattivi là dove i gol (21 fatti fino ad oggi) valgono doppio e la Valceresio lo sa bene. La sensazione, infatti, è che una volta risolto questo inghippo saranno cavoli amari per tutti.
La Valceresio è…un cavallo da battaglia!

InsubriaSOLBIATESEINSUBRIA 6.5: stessi punti del Tradate per la SolbiateseInsubria di mister Castiglioni che dopo anni di purgatorio è tornata a militare in prima categoria. Ed effettivamente da neopromossa il cammino è soddisfacente, visto che l’obiettivo salvezza ad oggi sarebbe ampiamente raggiunto. Quello che stupisce dei gialloblù sono le mancate mezze misure: 6 vittorie e 7 sconfitte, appena 2 pareggi, completano perfettamente il quadro di una formazione che spesso si lancia nel dentro o fuori. Capace tanto di rimonte impensabili quanto di scivoloni in una pozzanghera, Ventura & Co sanno che sulle ali dell’entusiasmo si possono compiere tante imprese, ma devono imparare a non lasciarsi trascinare troppo dal vento.
La SolbiateseInsubria è…una formazione che può sorprendere.

gorla-cantello_1CANTELLO BELFORTESE 6: discorso ampio quello in casa Cantello Belfortese. Agli acquisti stellari della scorsa estate si contrapponeva il punto di domanda sul reparto offensivo dove qualcosa pareva mancare. Detto, fatto. Appena 16 gol in un campionato da “tutto può succedere” (15 subite ndr) rilegano Ossola & CO in 7° piazza con 21 punti, non certo quello che ci si aspettava, tanto che a farne le spese dopo la 12° giornata è stato mister Saporiti, succeduto da mister Criscimanni. Se però osservi il ruolino di marcia e ti rendi conto che i biancorossi hanno messo in riga Valceresio, Aurora, Vanzaghellese, Gorla ed impattato con il Cas, perdendo invece punti su piazze più abbordabili, capisci quanto la metafora del “Dottor Jekyll e mister Hyde” calzi a pennello. Alla luce di tutto ciò la domanda è una sola: è la post season che non può fare a meno dei cantellesi o sono i cantellesi a non poter fare a meno della post season? Ai posteri l’ardua sentenza.
Il Cantello Belfortese è…una corazzata che può contare solo su se stessa.

ArsagheseARSAGHESE 6: ci sono ben sette punti tra l’Arsaghese e la zona playoff e forse, alla luce dello scorso finale di stagione con la sconfitta nel primo turno della post season, ci si aspettava qualcosa di meglio. Ma i biancorossi hanno avuto un girone d’andata fatto di troppi saliscendi ed alla fine si sono dovuti accontentare di 21 punti e dell’ottava piazza. Da migliorare la fase difensiva, 26 gol subiti sono tantini al cospetto dei 25 fatti, ma forse la pecca è quel centrocampo in cui l’assenza di Sciarini, infortunatosi ad inizio stagione, pesa. Maluccio gli ultimi scampoli di gara dove in più di un’occasione si è pagato dazio, ma al di là di questo, vista la rosa e visto il gruppo che ad Arsago ha sempre fatto la differenza, è debito aspettarsi un grandissimo girone di ritorno.
L’Arsaghese è…sulle montagne russe.

TRADATE 6: potremmo fare un copia-incolla con il giudizio dell’Arsaghese perché se c’è un’altra squadra da cui ci si Tradateaspettava qualcosa in più è il Tradate. Reduci da una stagione straordinaria, culminata con la conquista della finale playoff, i tradatesi in estate si sono tenuti stretti mister Belvisi e qualche pedina fondamentale, dando però spazio anche a diversi giovani. Proprio questo forse non ha dato la continuità di risultati che avrebbe spinto la squadra a stare ai piani alti, ecco perché al giro di boa la posizione è la 15° ed i punti sono 20. Non male la difesa con 18 reti subite, mentre l’attacco, efficace per 20 volte, deve provare ad osare un po’ di più. Da poco meno di un mese a guidare la corazzata c’è Stefano Garantola, mister di gran temperamento. Riuscirà il tecnico a “spremere” un po’ di più i suoi ragazzi per ottenere il massimo dalla seconda parte di campionato? Staremo a vedere.
Il Tradate è…quella squadra che deve ingranare una marcia in più.

San MarcoSAN MARCO 6: per chi ha visto giocare la squadra di via Villoresi, sa che il voto per le prestazioni sarebbe anche qualcosa in più della sufficienza ma il calcio è fatto di risultati, risultati che oggi collocano i bustocchi in posizione numero undici con 18 punti. Cosa è mancato? Sicuramente un po’ di amalgama ed un po’ di esperienza, più volte hanno infatti avuto un prezzo carissimo le distrazioni finali, ecco perché bisogna lavorare ancora tanto per aumentare i giri e per crescere, la salvezza senza patemi è dietro l’angolo ma il girone di ritorno sarà ancora più tosto e si sa, quando il gioco si fa duro, i duri devono saper giocare.
La San Marco è…una bella scommessa.

IspraISPRA 5.5: non arriva alla sufficienza la compagine di Ispra che in questa stagione ha avuto più di una difficoltà da affrontare e che spesso si è persa in un bicchiere d’acqua. Eppure la rosa, le armi a disposizione, lo staff, che si è arricchito di mister Pasetti ma che ha perso una pedina fondamentale come mister Colombo, dovrebbero valere più di una dodicesima piazza e 17 punti complessivi.
26 gol fatti, poi, non sono pochi, 29 subiti sono decisamente troppi, soprattutto per una squadra che ad inizio anno avrebbe puntato qualche euro sui playoff. Ora invece, obiettivi ridimensionati, ciò che conta è non uscire più dalla carreggiata che porta alla salvezza, altrimenti si rischia un calvario preoccupante.
L’Ispra è…un bicchiere mezzo vuoto (e da riempire in fretta).

BrebbiaBREBBIA 5: inutile nasconderci, dalle neoretrocesse ci si aspetta sempre qualche cosa in più. Quel qualcosa non è arrivato perché diciassette punti sono effettivamente pochi e perché ora non si può far altro se non andare alla caccia della pazienza giusta, elemento imprescindibile per raggiungere la salvezza. Davvero poche le volte in cui il Brebbia è andato a segno, appena 18, mentre le reti subite ammontano a 29, mister Pizzuti sa che i primi numeri da migliorare sono proprio questi, anche perché in un campionato così agguerrito è un attimo ritrovarsi con l’acqua alla gola.
Il Brebbia è…”Remi in mano e vogare”.

Tre ValliUNION TRE VALLI 5: è forse una delle note più dolenti di questo girone d’andata perché quando costruisci una rosa da piani alti e dichiari apertamente “Obiettivo playoff” puoi aspettarti anche che qualcosa vada storta, ma da lì a ritrovarsi in 14° piazza con appena dodici punti ce ne passa. Difficile capire cosa non abbia funzionato, difficile immaginare come un attacco atomico del calibro di Borrella, Binda e Tafuri, sia riuscito ad andare a segno appena dodici volte, ma questa è la realtà dei fatti. Nemmeno il cambio in panchina Vincenzi – Iori ha dato la scossa che ci si aspettava, seppur qualche punto in più sia arrivato. Non resta ora che provare a voltare pagina, la lotta per non retrocedere si prospetta tiratissima e bisogna necessariamente riordinare le idee.
L’Union Tre Valli è…in stato confusionale.

AntonianaANTONIANA 5: girone difficilissimo anche per l’Antoniana calcio che non è riuscita a raccogliere oltre quei nove punti che valgono la penultima piazza. La prima vittoria la si è aspettata per dodici giornate, la prima di mister Pavone che è andato a sostituire mister Canestrale. I giovani su cui si è investito tanto non hanno reso quanto ci si aspettasse e nel periodo di ingarbuglio totale non si è riusciti più di tanto a districare la matassa. L’ultimo mese, però, ha visto barlumi di luce, bisogna essere ancora più bravi adesso, sbagliare il meno possibile, per alimentare una fiammella della speranza dove speranza significa salvezza.
L’Antoniana è…alla disperata ricerca di una riscossa.

LUINO MACCAGNO 4.5: fanalino di coda con 5 punti, una sola vittoria all’attivo, dodici gol fatti e ben 40 subiti: sono numeri impietosi quelli che raccontano il girone d’andata del Luino Maccagno, un Luino che ha anche cercato alternative soprattutto in panchina, salutando mister Caporali e affidandosi al giovane Cracas, ma che onestamente non dà grossi segnali né speranze per i prossimi mesi, nonostante proprio Luino insegni quanto i miracoli siano possibili (vedi stagione 2017/18).
Il Luino Maccagno è…buio pesto!

LA CLASSIFICA

LE PAGELLE DI ECCELLENZA
LE PAGELLE DI PROMOZIONE

Mariella Lamonica