LONATE CEPPINO 9 – Tra il 9 e il 10 la differenza è poca, ma sta tutta nei minuti di recupero della sfida tra San Michele e Lonate. Con una vittoria in quella gara, probabilmente parleremmo di un campionato già chiuso: le due reti siglate dalla formazione di Lorenzi, invece, hanno ribaltato il risultato. Poco male però per il Lonate, che non avrà fatto dunque il girone d’andata perfetto ma si è comunque imposto con autorità e solidità su un girone varesino in cui è una new entry. Anche nelle partite più complesse, i biancoazzurri si sono destreggiati alla grande vincendo per esempio a Capolago (1-2) e a Somma (0-1) e sconfiggendo anche la Cuassese (2-1) tra le mura amiche. Una squadra che subisce pochi gol (16) e che manda tanti giocatori a segno (il capocannoniere Mirra ne ha siglati 7), anche se si rende raramente protagonista di goleade, è sempre pericolosa e il Lonate si candida a questo punto al ruolo di favorito.

San MicheleSAN MICHELE 8 – Anche in questo caso cammino perfettamente in linea con le attese di inizio stagione, con in più lo straordinario percorso in una Coppa Lombardia in cui i ragazzi di Lorenzi sono gli unici ancora in gioco di tutto il girone varesino. Il San Michele ha affrontato due dei tre scontri diretti fuori casa e non ne ha perso neanche uno: vittoria sul Lonate tra le mura amiche, pareggio a Capolago con il Bosto dopo aver condotto per tutto il secondo tempo e travolgente successo (1-3) a Cuasso nel rematch della scorsa finale playoff. Proprio la vittoria sulla Cuassese ha scacciato via i segnali di mini-crisi delle due partite precedenti, con l’1-1 casalingo contro il Sumirago e la sconfitta per 0-1 contro la Sommese. Quei 5 punti persi per strada, però, hanno fatto sì che il San Michele perdesse anche la vetta in favore dei lonatesi.

BostoCALCIO BOSTO 8 – Una neopromossa ambiziosa e molto giovane che ha trovato la sua quadratura strada facendo, impostando i suoi successi sulla solidità difensiva (è la miglior difesa del campionato con 15 reti subite) e su un gioco arioso e divertente, con tanti protagonisti: nessun giocatore gialloblù, nonostante le 33 reti siglate dalla squadra, ha ancora messo a segno una doppietta. Il Bosto – pur mantenendo un ruolino di marcia da miglior squadra fuori casa – ha un po’ faticato lontano da Capolago nella prima parte di stagione, con tre pareggi consecutivi (Ceresium, Sommese e Tresiana). Poi i gialloblù si sono sbloccati a Cuasso con il gol capolavoro di Tasco dopo pochi secondi e non si sono più voltati indietro, con un finale di 2018 che è valso il secondo posto pari al San Michele. Risultati in linea con le ambizioni della società e con la qualità della rosa, ma comunque notevoli in considerazione della giovane età del gruppo.

CERESIUM BISUSTUM 8 – Il campo di Porto Ceresio è un fortino da cui ci si può ritenere fortunati se si esce anche solo con un punto conquistato. Lo sanno bene San Michele e Bosto, che si sono trovate entrambe in svantaggio per 2-0 prima di riuscire a strappare un pareggio in rimonta con le unghie e con i denti. Lonate a parte, il Ceresium è l’unica squadra a non aver ancora perso tra le mura amiche e proprio lì Sinopoli e compagni – attualmente in zona playoff – hanno costruito le loro fortune. Con un attacco che, oltre al già citato Sinopoli, prevede il fuoriclasse Omar De Bortoli (15 gol), poi, nessuno può sentirsi al sicuro quando c’è il Ceresium dall’altra parte del campo.

Presentazione SommeseSOMMESE 7.5 – La neopromossa del presidente Conti è partita con le marce basse e ha faticato moltissimo lontano dal Franco Pedroni nella prima parte di stagione. Trovatasi a ridosso della zona playout dopo sei gare, però, la squadra di mister Peloso ha reagito alla grande e ha iniziato ad inanellare un successo dopo l’altro, con ben sette vittorie nelle ultime nove gare del girone d’andata. A parte il ko del 15° turno contro il Lonate, l’unica sconfitta è stata una clamorosa debacle interna contro l’Aurora Induno. La Sommese, che gioca un calcio fisico e attento, incentrato sui chirurgici lanci di Montagnoli e Bonfrate, è in un’ottima posizione per lottare fino in fondo per i playoff.

Presentazione CuasseseCUASSESE 7 – Il calcolo è presto fatto: per tenere il passo della prima (la Cuassese si trova attualmente a -7 dalla capolista Lonate) ai ragazzi di mister Maroni sono mancati i punti negli scontri diretti. La Cuassese, infatti, li ha persi tutti e tre, due dei quali – contro Bosto e San Michele – sul campo di casa. Può essere un rammarico per una squadra costruita per provare a ripetere la stagione dello scorso anno (secondo posto e finale playoff del girone vinta contro il San Michele) e che, per il resto, ha disputato un campionato solido, fatto di vittorie soprattutto tra le mura amiche: eccezion fatta per le sfide con Bosto e San Michele, la Cuassese ha infatti vinto per sette volte su sette al Morini. La posizione di classifica è buonissima e c’è ancora tutto il tempo per rimontare, ma servirà un rendimento diverso negli scontri diretti.

BUGUGGIATE 7 – Una squadra dal rendimento lineare, che non ha mai offerto picchi di forma particolari ma non è neanche mai incappata in momenti di crisi e in serie negative. Il Buguggiate è una formazione quadrata e organizzata, difficile da affrontare in virtù dell’impostazione tecnica che mister Pedretti fornisce ai suoi giocatori. La classifica è spaccata tra le prime sei e le restanti formazioni del Girone Z, ma è un dato di fatto che il Buguggiate sia – almeno come posizione – appena dietro alle squadre attualmente in zona playoff. Con ogni probabilità, esattamente dove pensava di trovarsi ad inizio stagione.

CaravateCARAVATE 6.5 – Il dato più allarmante in casa gialloverde è quello di un reparto offensivo che fatica ad impensierire le difese avversarie, con appena 18 reti all’attivo in 15 gare di campionato. Solamente l’Aurora Induno e i Sumirago Boys, in tutto il Girone Z, hanno segnato meno. Poco male, tutto sommato, per i ragazzi di Minervino perché il Caravate è stato in grado di compensare alla grande i pochi gol segnati con una difesa quasi imbattibile, capace di subire appena 19 reti: in questo modo Rotella e compagni hanno comunque portato a casa un buon bottino in termini di punti e restano più vicini alla zona playoff (-7) che a quella playout (+8).

Lavena TresianaLAVENA TRESIANA 6.5 – Una squadra costruita per salvarsi e che, per ora, sta svolgendo bene il suo compito. Certo, il punto di vantaggio sulla terz’ultima è solo uno, ma va anche detto che le salvezze si costruiscono spesso sugli scontri diretti e, da questo punto di visto, la Tresiana non ne ha fallito nemmeno uno: 1-0 sulla Ternatese, 1-1 ad Induno, 0-0 con i Sumirago Boys e 1-2 ad Albizzate. I rossoblù, di fatto, crollano raramente e hanno la capacità di rimanere sempre dentro la partita, mettendo sul campo una difesa agguerrita e attenta che lascia pochi spazi agli avversari. Se il rendimento dovesse rimanere questo anche nel ritorno, allora la salvezza sarebbe ampiamente alla portata.

CalcinateseCALCINATESE 6 – Il girone d’andata dei gialloneri può essere diviso in due blocchi, con la partita contro la Ternatese a fare da spartiacque. Sul campo la squadra del presidente Elia ha stravinto l’incontro, ma una disattenzione sulle sostituzioni (la Calcinatese è rimasta con due soli giovani in campo nei minuti di recupero) ha stravolto l’esito in favore degli ospiti. Prima di quella sfida la Calcinatese stava mantenendo un ritmo playoff, con risultati come l’1-1 sul campo del San Michele e il 2-1 sulla Cuassese. Poi Bouraya e compagni hanno un po’ subito il contraccolpo della sconfitta a tavolino e hanno collezionato zero punti nelle quattro gare successive, di fatto perdendo – forse definitivamente – il treno playoff.

San MicheleSUMIRAGO BOYS 6 – Un inizio difficile, con un solo punto conquistato (nel derby con il San Luigi) nelle prime otto giornate di campionato. Poi, all’improvviso, la svolta, sotto forma di otto punti nelle cinque successive gare. Le ultime tre giornate del girone d’andata – nonostante il solo punto conquistato – hanno dato ulteriore morale ai Boys perché la squadra di mister De Mita (subentrato a novembre a Caponigro) è stata in grado di fermare il San Michele (1-1), di sfiorare l’impresa con la Cuassese (1-3 con due gol subiti nel finale) e di contenere lo scarto a Cairate (1-0). L’inizio del girone di ritorno sarà cruciale per capire se la svolta è davvero arrivata o è stata solo un fuoco di paglia.

LAVENO MOMBELLO 5.5 – Per undici giornate una delle squadre più belle e spettacolari dell’intero Girone Z, con un attacco impossibile da fermare (28 reti segnate) e una classifica che vedeva la formazione biancoazzurra in lotta i playoff. Il perentorio 4-0 sul Ceresium dell’11^ giornata sembrava consacrare il Laveno come una serissima pretendente per i primi cinque posti e invece, da quel momento in poi, Reale e compagni non hanno più vinto, rimediando negli ultimi due turni del girone d’andata addirittura due larghe sconfitte contro formazioni della metà bassa della classifica (3-1 a Cremenaga con la Tresiana e 0-3 in casa con l’Aurora Induno). Ora il Laveno Mombello è decimo ed è a -9 dai playoff.

TernateseTERNATESE 5.5 – Se la stagione della Calcinatese può essere divisa in due blocchi, paradossalmente vale lo stesso per la Ternatese. Anche i ragazzi di Malfarà, dopo quella sfida risolta a tavolino, sono incappati in un tunnel di risultati negativi: un solo punto conquistato nelle ultime cinque giornate del girone d’andata, con addirittura 20 gol subiti nelle ultime quattro, compreso il clamoroso 8-0 sul campo del Lonate Ceppino. Il girone di ritorno vede subito la Ternatese contrapposta in fila a Tresiana, Aurora Induno e Sumirago: se non dovessero arrivare i risultati positivi, le cose potrebbero decisamente diventare complicate per capitan Zanzi e i suoi compagni.

calciomercato cairateCAIRATE 5 – Sul finire del girone d’andata De Luca e compagni paiono finalmente ritrovati e hanno conquistato qualche punto buono per allontanare la zona playout, ma è chiaro che il rendimento del Cairate – che due anni fa era in Promozione e partiva quest’anno, anche grazie ad un mercato di spicco, per essere protagonista nel Girone Z di Seconda Categoria – è stato fino ad ora insufficiente. La squadra di Curatolo è riuscita a ottenere la prima vittoria in trasferta solamente all’ultimo tentativo, quando ha sconfitto (per 0-1) l’Aurora Induno nella sfida valida per la 14^ giornata. Un’eventuale risalita in classifica passa soprattutto da un cambio di marcia lontano da casa.

Raduno Aurora IndunoAURORA INDUNO 5 – Non il girone d’andata che ci si aspettava – anche in virtù di un mercato estivo comunque di rilievo – in casa indunese, con la squadra affidata inizialmente a mister Volpi e poi a mister Baj che si è trovata costantemente impelagata nella lotta per non retrocedere. La reazione è arrivata all’ultimissimo turno, con uno 0-3 a Laveno che ha posto fine ad una striscia di quattro sconfitte consecutive. Oltre che a Laveno, l’Aurora Induno è stata capace di vincere anche a Somma. Due piccole note positive in un girone d’andata da dimenticare, in cui l’Aurora ha faticato anche negli scontri diretti: 1-2 in casa contro l’Albizzate, 1-1 a Ternate, 1-1 con la Tresiana in casa e sconfitta 3-1 a Sumirago.

San LuigiSAN LUIGI ALBIZZATE 5 – La squadra del presidente Framarin non partiva con grandi ambizioni di classifica, ma il bilancio della prima metà di stagione è comunque ampiamente negativo perché la squadra non è stata in grado di tenere il passo dell’avversaria in molte delle partite disputate, rimediando fragorose sconfitte anche a domicilio. E dire che il campionato era partito tutto sommato bene per gli albizzatesi, vincenti all’esordio sul campo dell’Induno (unica vittoria fino ad ora) e poi capaci di fermare anche la Cuassese (1-1). Il San Luigi, però, non fa ora punti da sette turni (2-2 contro la Calcinatese alla 9^ giornata), ha la peggior difesa del campionato (41 reti subite) e ha subito tre o più gol in sette diverse gare. Per la salvezza, servirà un notevole cambio di passo.

 

LA CLASSIFICA

Filippo Antonelli