Dopo aver chiuso il 2018 nel migliore dei modi vincendo con bonus nella trasferta di Sondrio, il Rugby Varese si prepara per il suo primo match del 2019. Domenica 13 gennaio si disputa la decima giornata del girone 1 di serie B e Varese ospita, al “Levi” di Giubiano, l’Amatori Genova, con drop d’inizio fissato per le ore 14.30. Per la prima volta dall’inizio del campionato, Varese parte coi favori del pronostico dovendo affrontare il fanalino di coda del girone. Varese si presenta alla partita forte del suo settimo posto in classifica frutto di ben quattro vittorie conquistate che aiutano i biancorossi a rimanere, per il momento, lontani dalla zona retrocessione. Genova invece ha fino ad ora portato a casa un solo successo, sbloccandosi a dicembre contro l’Amatori Novara, penultima.

Come al solito non si può e non si deve sottovalutare nessuno ma questa è una grande opportunità per la squadra capitanata da Mattia Borello per mettere altri punti pesanti in classifica, punti che potrebbero portare Varese addirittura nella zona alta del girone. Varese si presenta alla partita con la rosa quasi al completo. Infatti torna dall’infortunio alla caviglia la seconda linea Spiteri, che domenica, probabilmente, entrerà a partita in corso per far riposare Pellumbi o Lorenzo De Cecilia, suoi compagni di reparto. Non riesce invece a recuperare Contardi, uomo d’esperienza nella mischia, mentre per il momento Varese dovrà fare a meno della terza linea Martinoli che per motivi personali ha dovuto smettere di giocare. Per il resto Varese può contare sui suoi migliori atleti che, come al solito, daranno tutto per uscire dal campo con cinque punti in più in classifica.

“Per domenica non sono tranquillo- spiega capitan Borello – se si guardano le posizioni in classifica partiamo favoriti ma questa è quella classica partita che se prendi sottogamba rischi di subire. Dipende tutto da noi. Sarà fondamentale entrare concentrati dal primo minuto e non concedere niente agli avversari. Se ti rilassi sei fregato contro chiunque. Le altre squadre lo capiscono quando non ci sei con la testa e in quel momento ti colpiscono. Questa è la mia unica preoccupazione, anche perché a livello tecnico e fisico ho la massima fiducia in tutti i miei compagni. Le nostre potenzialità le conosciamo e possiamo crescere ancora”.

Stefano Sessarego