Sette mesi fa, in piedi a ballare e ad applaudire, in mezzo al campo del “Franco Ossola”, in prima fila davanti al palco dal quale Benecchi in prima persona annunciava “grandi novità” c’erano proprio loro, i bambini del Settore Giovanile e della Scuola Calcio che erano pronti ancora una volta a scommettere sulla loro squadra, a non abbandonare la loro maglia nonostante il fuggi fuggi generale e i debiti insormontabili della società. I primi ad essere accorsi, ad aver risposto presente all’appello sono stati proprio le loro mamme e i loro papà. Tante le famiglie sedute in Tribuna lo scorso 16 giugno 2018 ad assistere alla presentazione del rifacimento di Varesello e di tanti altri progetti rimasti al momento aria fritta.

A sette mesi di distanza non solo non c’è ombra di “nuovi parcheggi, rizollature e nuovi campi, aree giochi e percorsi ludici”, addirittura non c’è più manco l’erba, l’acqua calda, la luce, i kit e, in alcuni casi forse nemmeno le attrezzature. Ma ai ragazzi non interessa, basta un campo (anche di terra) e un pallone per andare avanti e così ci si arrangia pur di allenarsi.

Le utenze (a Varesello c’è ancora la corrente) sono state staccate per via della morosità del club e, a due settimane di distanza, la società non ha ancora provveduto a sistemare la situazione surreale. Tuttavia lunedì ha messo mano al portafogli per pagare una vertenza da oltre 5mila euro ed evitare così un punto di penalità: una scelta sensata quando per sbloccare le utenze servirebbero – pare – 6/7mila euro? Venerdì scorso Claudio Benecchi ha detto che avrebbe sistemato la questione utenze entro questa settimana, ma al momento tutto è esattamente come prima tanto che la Primavera del Milan ha già optato per disputare al Vismara la partita casalinga di sabato prossimo.
Nell’attesa, allenatori e squadre si arrangiano come possono pur di andare avanti. In redazione ci sono arrivate valange di lettere e messaggi di genitori, ma anche di addetti ai lavori completamente sconcertati da una gestione del genere.

Sabato scorso, Settore giovanile e Scuola Calcio hanno provato a scuotere le acque annunciando lo stop delle attività, ma alla fine solo la Juniores, pare su indicazione della prima squadra, ha incrociato le braccia perdendo a tavolino e oltretutto raccogliendo anche sonore critiche. La squadra ha ripreso oggi gli allenamenti a Calcinate e sabato giocherà sul campo di Brebbia dove domenica vi giocheranno anche gli Allievi. Al momento due gruppi dei 2006 si allenano a Varesello senza usufrire della doccia; da lunedì scorso invece c’è chi si allena a Casciago ospite della Casmo; Allievi e Giovanissimi si dividono (letteralmente) il campo comunale di Calcinate degli Orrigoni insieme alla prima squadra. Sono fermi la maggior parte dei più piccoli che intanto domenica saranno a Pavia (le annate 2007/2008/2009) per un’amichevole.

“I dettagli fanno la differenza in tutto – le amare parole di Marco Caccianiga, responsabile del progetto bimbo -, e queste cose fanno capire se una società ha a cuore i suoi giovani oppure no. Ai genitori non racconto più storie, qui non si tratta di capricci: pretendiamo di avere una struttura funzionante”.
“La Scuola Calcio è in stand-by – il commento del responsabile Moreno Bertoli -; non abbiamo linee guida e stiamo aspettando a nostra volta. Sono qui da tanti anni e una cosa simile non l’avevo mai vissuta”.
“Tutto il Settore Giovanile, e anche gli Esordienti, si sta regolarmente allenando. Ci arrangiamo come possiamo – ci dice Paolo Tomasoni -; le attività vanno avanti nonostante tutto. Siamo in attesa che le cose si sistemino”.

Elisa Cascioli

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