42/43. L’ultimo campionato (in realtà anche l’unico), in cui la Pro Patria aveva battuto due volte in stagione il Novara. Per dire di quanto la formazione di Javorcic stia riscrivendo parte della propria storia. Anche allora 0-1 oltre Ticino all’andata (Castelli il primo novembre ‘42 al Littorio di via Alcarotti), ma 3-1 al ritorno (Fornaris, doppio Dondi e Battioni il 28 febbraio ‘43 al Comunale “Bruno Mussolini”). Denominazioni degli impianti che descrivono meglio di ogni altra didascalia l’epoca e i 76 anni trascorsi da quel polveroso primato. Oggi in copertina vanno Mastroianni (per via della patada del “Piola”) e Le Noci (a bersaglio ieri) eroi (non per caso) di una squadra proletaria nello spirito ma con l’orizzonte tecnico proiettato all’avanguardia. Quanto sia profondo questo orizzonte verrà testato domenica dalla (co)capolista Piacenza (ore 18.30, stadio “Garilli”). Perché (per fortuna) gli esami non finiscono davvero mai.
Gimme Five. Con l’1-0 di ieri sono salite a 5 le vittorie consecutive in casa (Cuneo, Olbia, Carrarese, Juventus Under 23 e Novara). I biancoblu non infilavano una striscia casalinga così corposa dal campionato 2016/2017 di Serie D quando vinsero in periodo bonazziano 8 volte di fila (Seregno, Dro, Pergolettese, Scanzorosciate, Olginatese, Virtus Bergamo, Caravaggio e Virtus Bolzano). Stesse proporzioni per l’ultima volta in C (Seconda Divisione) risalente al campionato 2010/2011. Sempre 8 con Valenzana, Lecco, Sacilese, Renate, Tritium, FeralpiSalò, Montichiari e Casale.
Le Noci fuori dal coro. Come Kolarov e Milik. A segno in Serie A due volte su punizione diretta. In epoca di scarsa vena su palla inattiva, Beppegol ha steso il Novara dopo aver fatto altrettanto con un’altra piemontese (il Cuneo a Santo Stefano). Per l’attaccante comasco 7 reti nelle ultime 8 giocate (solo 6 da titolare) e 9 complessive (come Gucci). Quella tigrotta è la seconda migliore coppia gol del girone (18 in tandem) dopo Tavano/Caccavallo della Carrarese a quota 29 (rispettivamente 17 e 12).
Febbre a 40. Parlare di salvezza fa sorridere (facciamo pure ridere). Perché in questo caso la matematica rischia di diventare un’opinione. Secondo la vulgata la quota sicurezza sarebbe 40 (i punti attuali della Pro Patria). Quindi, seppur non ancora sorretti dall’aritmetica, si può ormai darla per scontata. Ora l’obiettivo è guadagnarsi la migliore posizione playoff (undicesima posizione a meno 11). Al lordo dei recuperi ancora latitanti e del Pro Piacenza Gate, la settima moneta potrebbe costituire un traguardo difficile (molto difficile vista la concorrenza), ma comunque raggiungibile. Per giocarsi il primo barrage post stagionale a domicilio.
Anche i Ricci arbitrano. Stesso direttore di gara, stesso stadio, stesso risultato, stesso marcatore. Proprio così, dopo l’1-0 interno con l’Arzachena (Le Noci su rigore l’11 novembre), Marco Ricci di Firenze ha officiato anche l’1-0 di ieri sera. Unica differenza la distanza da cui Beppegol ha deciso il match su palla inattiva: 25 e non 11 metri.
Mille e una notte. Giornata Biancoblu archiviata con 1.007 paganti e incasso di 10.176 euro. Risultato buono o cattivo? Ragionevolmente buono, empaticamente cattivo. Con il centenario alle porte e la Pro Patria in calore, la città potrebbe (o dovrebbe) mostrarsi più sensibile alla causa. Discorso peraltro sminestrato più volte qui e altrove.
Cosa resterà di questi anni 80. Non è una classica (29 precedenti, nessuno in A o in B). Tantomeno una rivalità recente (ultimo confronto datato stagione 83/84). Ma la sfida con gli emiliani intriga in ogni caso. Perché cade (un po’ come all’andata) con i biancorossi in testa e reduci dalla vittoria con la Carrarese. Bilancio storico di 13 successi tigrotti, 6 pareggi e 10 vittorie della Lupa (5/3/6 lungo il Po). Il 21 ottobre 1-4 (Della Latta, doppio Pesenti, Disabato e Fedato); ultima volta a Piacenza 1-0 (Mindo Madonna il 27 novembre ’83); ultimo successo bustocco il 9 aprile ’78 (0-2, Foglia e Ardemagni). Tempi in cui l’attuale “Leonardo Garilli” era ancora confidenzialmente la Galleana.
Nel nome del 100. Alle 18.30 presso il Pro Patria Museum – L’Antro della Tigre verrà tolto il velo sulla maglia del centenario che verrà indossata dalla squadra in occasione della gara interna del 24 febbraio contro l’Albissola. Feticcio per appassionati e collezionisti che sarà una throwback dell’originale del 1919.
Giovanni Castiglioni