LE PAGELLE

BUSTO 81
Riccardi 6: un paio di ottimi interventi nella ripresa, incolpevole sullo scatenato Villa nel finale.
Puka 6.5: ordinaria amministrazione in difesa, fa vedere anche le sue qualità nell’impostazione.
Bisceglia 6.5: meno propositivo davanti, ma sempre attento in difesa.
Pellini 6.5: l’anima del centrocampo, corre per tutti, sfiora un grande gol nel primo tempo e fa il suo in fase difensiva.
Ferri 6.5: quell’errore iniziale poteva costare caro, ma poi fa valere la sua esperienza e torna sui suoi standard.
Napoli 6: forse il meno attento, sulla sua fascia l’Alcione costruisce la maggior parte delle sue manovre offensive.
Becchio 6.5: spinge tanto sull’esterno e si rende pericoloso di testa sulle palle ferme.
Calzi 6: partita di contenimento in mezzo al campo (17’ st Tondini 6: sostituisce alla perfezione il lavoro di Calzi)
Berberi 7.5: finalmente il vero Berberi. Tre gol facili per un attaccante del suo calibro, ma dimostra in ogni caso grande reattività e fame di vittoria. Peccato per l’erroraccio a inizio partita (44’ st Vago s.v.).
Giovio 6.5: non segna, ma crea gioco per tutta la squadra e propizia il raddoppio di Berberi (41’ st Vernocchi s.v.).
Cannizzaro 6: fa il suo lavoro a centrocampo, rendendosi anche pericoloso in fase offensiva. 

ALCIONE
Angeleri 5: considerando gli errori il voto dovrebbe essere anche più basso, ma comunque ha dimostrato di avere delle qualità compiendo dei buoni interventi durante il match.
Gervasoni 5.5: troppo timido sia in fase offensiva che in fase difensiva.
Tresca 5.5: stesso discorso fatto per Gervasoni.
Torrisi 6: in molte circostanze riesce a ostacolare la manovra offensiva del Busto. Poco reattivo sui gol di Berberi, ma senza di lui il passivo avrebbe potuto essere più pesante.
Mangiarotti 6: si fa sempre trovare pronto nelle mischie in area, ma manca di reattività sui gol di Berberi.
Remuzzi 6: fa quel che può in mezzo al campo (36’ st Berti s.v.).
Rossi 6.5: il migliore dei suoi fino al momento della sostituzione. Tanti buoni spunti, mal sfruttati dai compagni (10’ st Oliveto 6: qualche buono spunto sull’out).
Braga 5.5: non è sicuramente stata la sua miglior partita. Per larghi tratti anonimo in mezzo al campo (28’ st Cicogna 6: troppi pochi minuti per cambiare qualcosa, leggermente meglio del compagno).
Villa 6.5: si sveglia nel finale siglando il gol della bandiera e sfiorando il raddoppio con una conclusione che avrebbe sicuramente meritato maggior fortuna. È mancato nel primo tempo.
Orlandi 5.5: prova a costruire geometrie in mezzo al campo, ma non sempre gli riescono. Sfortunato sotto porta.
Laraia 5.5: buona prestazione, ma sul suo giudizio pesano le due occasioni mancate che potevano dare una svolta alla gara (31’ st Parravicini 5.5: mai nel vivo della manovra).

 

I COMMENTI

MISTER CIVERIATI – “Prestazione super da parte di tutti, non solo di Berberi. Siamo partiti concentrati, abbiamo chiuso il primo tempo in vantaggio e abbiamo legittimato il risultato nella ripresa. Nel finale c’è stata un po’ di leggerezza, comprensibile, ma che non deve ricapitare in futuro. Siamo cresciuti molto in questi mesi anche in fase di finalizzazione, lavoriamo bene in settimana e siamo pronti a concludere alla grande la stagione. Castellanzese? Non mi interessa, per quanto mi riguarda hanno già vinto il campionato. Ora sono concentrato sulla Castanese e una volta superato quell’ostacolo penseremo al Legnano. Dobbiamo guardare solo a noi stessi, di partita in partita”.

MISTER BERTI – “Ci è mancata la cattiveria che ci aveva portato a realizzare quel filotto di nove risultati utili consecutivi. Gli abbiamo regalato un tempo e questi sono errori che si pagano, a maggior ragione se giochiamo contro una squadra come il Busto. Nella ripresa abbiamo avuto due occasioni con Laraia per pareggiare, ma non le abbiamo concretizzate e siamo stati puniti. Questo è il calcio. Alla luce dei risultati delle inseguitrici mi auguro che i ragazzi capiscano che la salvezza non è ancora stata raggiunta: per salvarci dovremo sudare fino alla fine. Già dalla prossima partita mi aspetto un atteggiamento diverso”.

Matteo Carraro

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