Jean Salumu dal Belgio è l’ultimo arrivato in casa Openjobmetis e, dopo un periodo di assestamento, sta iniziando a far vedere di che pasta è fatto. Quasi un peccato la pausa per le Nazionali, ma il buon Jean l’ha sfruttata per giocare col suo Belgio allenato dal pigmalione Dario Gjergja con cui ha trascorso tanti anni a Ostenda: “In questa finestra per le nazionali sono tornato in Belgio a giocare per le qualificazioni agli europei. Erano gare importanti anche perchè a settembre abbiamo cambiato coach con l’arrivo di Gjergja  che è stato mio allenatore di club. E’ stato un cambio positivo perchè lui è un grande allenatore: è molto bravo tecnicamente e vuole sempre il meglio per i suoi giocatori. A abbiamo iniziato bene la campagna per qualificarci all’Europeo chiudendo questo primo percorso senza sconfitte”.

Venendo a Varese, che difficoltà hai incontrato nell’essere il sesto uomo che esce dalla panchina dopo aver avuto sempre ruoli da protagonista con tanti minuti e partenze in quintetto nella tua carriera?
“Quella di Varese è per me una sfida in un ruolo nuovo. Devo ammettere che, specialmente il primo mese, è stato molto tosto. Ora posso dire di essermi abituato, ho più fiducia e più confidenza sia nel ruolo che nel metodo di gioco di Varese e ho anche guadagnato minuti nelle rotazioni. Guardo positivamente a questa ultima parte del campionato che per noi sarà molto importante. Oggi sono felice del mio ruolo nella squadra”.

E’ importante anche il volume che fai in difesa. A volte, soprattutto all’inizio, abbiamo notato che facevi fatica ad adeguarti al metro arbitrale.
“Sì, è vero! Soprattutto all’inizio ho faticato a capire certe chiamate, ma penso sia normale e faccia parte di quel processo di adattamento che c’è dappertutto. Però, ritengo che dopo le prime 2/3 gare, ho cominciato ad adeguarmi a queste regole non scritte. In difesa adotto sempre uno stile molto fisico, ma ho notato come qui in Italia si usi molto una difesa di questo tipo e Varese è una delle migliori difese della lega”.

Undici gare alla fine della stagione regolare e ben sei di queste in casa: diventa quasi obbligatorio centrare i playoff.
“Sarebbe triste restare fuori dalle prime otto posizioni. Abbiamo fatto tanto in allenamento e non solo per essere dove siamo adesso. Non dobbiamo sprecare le gare casalinghe vincerne un paio fuori: così saremmo sicuri di essere nelle prime otto. Abbiamo l’ambizione di voler stare in questa situazione di classifica e ritengo che abbiamo tutto per fare bene. Questa sarebbe la classica ciliegina sulla torta”.

Allora sotto con Reggio Emilia, squadra che ha cambiato tanto in questa pausa. Difficile dire cosa aspettarsi da questa gara.
“Coach Caja ci prepara sempre ottimamente, per cui ci faremo trovare pronti anche ai loro cambi. Va detto che non vanno sottovalutati pur essendo ora all’ultimo posto della classifica. Il loro presidente ha detto che da qui alla fine per Reggio saranno tutte finali e avranno molta pressione addosso. Noi in casa sappiamo bene come giocare e abbiamo energie e fisico da gettare sul parquet. Reggio sarà un avversario pericoloso che darà tutto nei 40′ e sarà una vera guerra in campo”.

Matteo Gallo