Via il velo al campionato italiano femminile in linea elite e junior che quest’anno si correrà nella provincia di Varese. La manifestazione, portata nel nostro territorio dalla Cycling Sport Promotions di Cittiglio, si disputerà domenica 23 giugno. Le prime a partire saranno le Juniores, partenza alle 9 e arrivo e cerimonia previste per le 11. Alle 14 il via alla corsa Elite con arrivo verso le 17.15.
La manifestazione stata presentata ufficialmente questa mattina presso Villa Recalcati, sede della Provincia di Varese. Al tavolo presente anche il ct italiano, Edoardo Salvoldi. Per lui ” il campionato italiano è uno degli appuntamenti più sentiti sia dalla atlete che dalla federazione stessa”. Dopo gli onori di casa del presidente della Provincia, Giuseppe De Bernardi Martignoni; Mario Minervino, presidente della Cycling, ha svelato le località di partenza e arrivo delle due competizioni, mentre il percorso è ancora tutto da scoprire. La Struttura Tecnica Federale deve ancora ispezionarlo. La partenza è a Varese mentre l’arrivo a Rancio Valcuvia. In totale i km da percorrere sono 130 per la categoria Elite e 80 per gli Junior.
Non potevano mancare le due cicliste varesotte plurimedagliate Noemi Cantele e Valentina Carretta. Per la Cantele potrebbe essere la chiusura in bellezza della sua carriera: “Probabilmente questo sarà il mio ultimo anno e questa manifestazione andrebbe benissimo come fine carriera, sarebbe il mio coronamento. E’ un evento importantissimo per la provincia di Varese. Il campionato italiano è sempre uno degli obbiettivi più importanti per me, ma quest’anno avrà decisamente un sapore particolare”. La ciclista arcisatese si aspetta un tipo di percorso tecnico: “Nelle nostre strade c’è la possibilità di fare percorsi molto vallonati e dunque dal punto di vista tecnico si può fare una corsa interessante e per il gruppo femminile italiano, il quale ha dimostrato, soprattutto nelle ultime gare a livello nazionale, che il suo livello si è alzato tantissimo. Quindi abbiamo bisogno di una gara impegnativa, per dare anche spettacolo perché secondo me è bello avere una corsa battagliata sin dall’inizio. L’ideale sarebbe avere un percorso non troppo duro, che permetta una corsa più aperta, con più possibilità di sorpresa”.

Elisa Cascioli