Neanche a farlo apposta. La sceneggiatura del sabato biancoblu ha rasentato la perfezione. Dal tempio laico a quello religioso. Prima il lirico 2-0 sull’Entella allo “Speroni. A stretto giro di posta il Trofeo allo Sport alla Pasqua dell’Atleta (massimo riconoscimento sportivo cittadino) in Basilica di San Giovanni. Tutto in poco meno di 2 ore. Tanto per non disperdere l’adrenalina accumulata sul campo.
Alla premiazione officiata dal sindaco Antonelli, dagli assessori Arabini e Farioli, dal presidente di ASSB Massimo Tosi oltre che dal padrone di casa Monsignor Pagani, ha partecipato una folta delegazione tigrotta protagonista di promozione e Scudetto 2018. Presenti nell’ordine, la presidentessa Patrizia Testa, il socio Nazareno Tiburzi, il DS Sandro Turotti, il Team Manager Beppe Gonnella, mister Ivan Javorcic oltre ai giocatori dell’attuale rosa presenti anche l’anno passato (Mangano, Zaro, Molnar, Marcone, Gazo, Disabato, Ghioldi, Colombo, Pedone, Galli, Cottarelli, Gucci, Le Noci e il capitano Santana). Solennità del luogo che ha in qualche modo benedetto l’attuale stato di grazia della Pro Patria.

In un’edizione (la 52^ della Pasqua dell’Atleta), a fortissime tinte biancoblu. Per il Premio alla Carriera a Pierangelo De Bernardi, il Premio Speciale (alla memoria) a Lello Antoniotti, il ricordo di Giovanni Garavaglia, Lello Crespi e Pasquale Lombardi e il riconoscimento all’Associazione 100 Anni di Pro. Ma siccome non di solo calcio vive l’uomo, il Premio Invernizzi è andato al dirigente decano (93 anni) dello sport bustocco Cesare Vago. Pro Patria Scherma. Ma pur sempre Pro Patria.

Giovanni Castiglioni