Il giorno dopo è quello della consapevolezza, è quello del “È tutto vero”, è quello dove ti svegli con la farfalle allo stomaco e ti rendi conto che sì, il sogno è realtà. Un anno di sacrifici, un anno di battaglie, un anno di fatiche e lacrime, di paure di non farcela, ti lasci alle spalle tutto e fai sì che il sorriso prenda il sopravvento su ogni cosa, spiegando le emozioni che la parole faticherebbero a raccontare.
Gli Amici dello Sport, meglio conosciuti come Cas Sacconago, hanno vinto il campionato di prima categoria e dopo sei anni tornano in promozione.
gorla-cas_6Mister Cau l’artefice dell’impresa biancoblù insieme ad una società e ad un collettivo che quest’anno, come non mai, ci ha creduto più di tutto e tutti.
La festa è iniziata ieri (qui la fotogallery completa) dopo la vittoria per 3 a 1 sul Luino Maccagno ed è proseguita ovviamente oltre, si trascinerà fino al 28 aprile quando si chiuderà il campionato e per il Cas si chiuderà in casa nell’impegno contro l’Aurora Cantalupo.
Mister ma hai dormito stanotte?Mica troppo, ho il bimbo con la febbre” sdrammatizza.
Ti hanno detto che avete vinto il campionato di prima categoria? “(Ride) Sì, mi pare di averlo capito“.
Scherzi a parte: qual è il mix di emozioni?
Sono felicissimo, siamo felicissimi, abbiamo davvero realizzato un sogno, abbiamo cercato di fare del nostro meglio e alla fine ce l’abbiamo fatta“.
busto arsizio cas sacconago tradate calcioChe annata è stata?
Bella e intensa sicuramente, non è stato tutto facile; abbiamo costruito una rosa per fare bene questo sì, ma poi partiamo e perdiamo subito Berton per un paio di mesi, Oldani si fa male, inizia a girare sì e girare no ed inevitabilmente ti chiedi se potrà finalmente essere l’annata giusta, io sono qui da tre anni come tecnico e lo avevo anche detto al Claudio (Colombo, il ds ex compagno di squadra proprio di mister Cau) “Se non succede neanche quest’anno è perchè non vado bene, è perchè qui serve altro, ci separiamo ed amici come prima…
C’è stato un momento anche nel corso della stagione in cui hai vacillato…
Beh sì, nel senso che stamattina quando mi sono guardato indietro mi sono reso conto che ad un certo punto in testa c’era la Folgore con 37 punti e noi con 32, 5 lunghezze non sono poche, ecco lì il nostro destino sembravano i playoff al massimo, ed invece…
Ed invece è arrivata la trasferta di ieri a Luino Maccagno…
Ecco parliamo della partita di ieri, io te lo dico, me la sono fatta addosso, inizi la partita e ti mangi due gol, prendi una traversa, concedi un’occasione d’oro, ci è voluta tutta l’esperienza di Berton per sbloccarla, e poi permettetemi una parentesi sul Luino: sono mesi che giocano con un orgoglio incredibile e anche ieri non si sono certo tirati indietro, pensare che siamo arrivati e ci hanno accolto offrendoci la colomba pasquale, davvero un plauso a loro che nonostante un campionato difficile si stanno dimostrando all’altezza fino all’ultimo“.
Luino-Cas 06Quale è stata la chiave di questo successo?
Indubbiamente il gruppo, il collettivo, la disponibilità di tutti, è questo che ha fatto la differenza e basta vedere il nostro percorso perchè detto in parole povere quando metti un Turconi davanti alla difesa, un Tirelli a fare il terzino nonostante sia un centrale, quando lasci in panchina persone come Iorfida e Agrello che qui al Cas hanno sempre fatto tanto e bene, devi fargli capire che in certi momenti queste scelte sono quelle giuste e sono quelle che ti fanno vincere, loro lo hanno capito, si sono messi a disposizione e adesso festeggiamo tutti insieme“.
Ti racconto due episodi accaduti proprio ieri“, dimmi pure.Il primo è quando Berton, ha lasciato ad Agrello il secondo rigore, il secondo è quando ho sostituito Tirelli, la fascia da capitano doveva passare ad Azimonti, i ragazzi di loro spontanea volontà l’hanno consegnata a Iorfida, ecco non penso ci sia bisogno di aggiungere altro“.
Luino-Cas 14C’è una dedica per questo successo?
Più di una a dire il vero. Innanzitutto ai ragazzi, questa società è fatta di 130 tesserati e di ragazzini che vivono la prima squadra come un punto d’arrivo, la maglia del cas è una maglia che ha il suo peso, sono contento che ora i loro sogni si spostino una categoria più in su, questa è davvero una società “pane e salame” ma fatta di grandi persone come il pres Gallazzi o il ds Colombo, indispensabili, poi vorrei dedicarla ad un vecchio allenatore, che è stato anche il mio allenatore, mancato qualche mese fa ovvero Marcello Pasino, una persona di vero cuore, ed infine al presidente onorario Nicola Giordano, sempre presente“.
Quanto c’è di tuo in questo successo? Qualche merito lo avrai anche tu…
Diciamo che nelle due stagioni precedenti ho accumulato esperienza, ho riempito il mio bagaglio, e quest’anno ho lavorato sempre e solo cercando di fare il meglio per la squadra, non ho mai voluto dare contentini a nessuno perchè non ero qui per questo, alla fine ho avuto ragione“.
Sei anni fa salivi in promozione da giocatore e al tuo fianco c’era proprio Claudio Colombo, ora ci tornate insieme in altre vesti…
Eh sì… (sospiro), abbiamo realizzato un sogno“.

Chi vince ha sempre ragione, chi vince spunta sempre un grande sogno dalla lista dei desideri.
Onore e applausi al Cas Sacconago per questo successo, per il resto siamo alle solite…il calcio non è solo un gioco.

Mariella Lamonica