Cinque anni forse non bastano per appartenere alla schiera dei grandi club, quelli storici, quelli che da bambino hai osannato perchè “in paese” era il calcio che contava, perchè un amico, un fratello maggiore o chi per loro, ne ha indossato e onorato la maglia, ma cinque anni sono comunque abbastanza per raccontare un percorso di avvenimenti pregni, intensi di passione ed un pizzico di magia.
bilato san michele_1Cinque anni fa nasceva il San Michele e pensare che oggi si giocherà la finale di coppa Lombardia di seconda categoria, pensare che questa sera potrebbe far sventolare in alto i colori di un’intera provincia è qualcosa a cui probabilmente non si crede nè stropicciandosi gli occhi nè con mille pizzicotti. A meno che quei colori li indossi dal primo giorno, a meno che tutte le vicessitudini tu le abbia vissute in prima persona, a meno che oltre maglia e ricordi, al tuo braccio spicchi anche una fascia che vale come credito assoluto con il destino e condottiero indiscusso.

Michele Bilato difensore con un passato tra gli allievi nazionali del Varese ed un anno e mezzo in serie D al Verbano, cinque anni fa si è lasciato convincere da Pietro Bartolomei ed oggi vive a tutto tondo la realtà giallonera. “Per fortuna ho ceduto, ero titubante, ma quando stai un anno lontano dai campi qualcosa ti manca, fortuna che quel vuoto sono riuscito a colmarlo con il San Michele“. Un liceo da finire, l’insostenibile impegno degli allenamenti pomeridiani della serie D che non combaciava con le esigenze di un ragazzo alle prese con il futuro, la decisione di appendere gli scarpini al chiodo:Dovevo diplomarmi e non riuscivo più a conciliare il tutto, fortuna però che sono riuscito a riprendermi il mio posto nel mondo del calcio“.

San Michele come un fulmine a ciel sereno, un po’ come questa finale.
Emergere in coppa non è certo facile, però poi una volta iniziato il percorso ci siamo resi conto di poterci fare strada anche qui, la semifinale è stata qualcosa di indescrivibile, ho salto il ritorno per squalifica, ritrovo i miei compagni proprio nell’appuntamento più importante“.

roncola-san michele_2A Pozzuolo Martesana a partire dalle ore 20.30 vi aspetta il Cassina Calcio, cosa sapete di questa squadra? Che gara ti aspetti?
Sappiamo poco, abbiamo visto i loro numeri, segnano tanto però devo dire che subiscono anche diverse reti, proveremo ad arginarli e a far prevalere il nostro gioco, non sarà facile ma è una finale e nelle finali si sa, può succedere di tutto“.

Tre giorni due obiettivi importanti, per voi è davvero un finale di stagione tanto bello quanto importante.
Coppa e campionato, ci giochiamo davvero tutto, ma il calcio è bello anche per questo, per tutta la passione ed il sacrificio che ci mettiamo, nelle ultime settimane i nostri allenamenti sono stati davvero esemplari, la cultura del lavoro che ha questo gruppo è l’ingrediente che ci ha fatto arrivare fino a qui, non ci siamo mai tirati indietro di fronte a nulla non lo faremo certo adesso“.

Però se due settimane fa a Somma aveste fatto punto, forse ora avreste più energie da concentrare in questo ultimo atto…
Ti dirò: se non avessimo perso con la Sommese non avremmo fatto quello che abbiamo fatto a Bergamo pochi giorni dopo, io sono convinto di questo e sono convinto che la stanchezza non esista in queste situazioni, l’adrenalina è di gran lunga superiore, così come sono convinto che nulla succeda per caso“.

bilato san michele_2Ti riferisci a qualcosa in particolare?
No però basti guardare che domenica nell’ultima di campionato affronteremo la Cuassese, squadra che l’anno scorso ci ha condannato proprio ai playoff, nel calcio si vince e si perde, ma oggi ci presentiamo a questo duplice impegno con maggior consapevolezza, siamo più forti mentalmente, i grandi nomi non bastano in questo sport, ci vuole molto altro, ecco noi oggi sappiamo di averlo questo “altro”“.

Quanto c’è di mister Lorenzi in tutto ciò?
Tanto, tantissimo, grande mister, io ho anche giocato con lui, è un tecnico che si è misurato ad alti livelli quindi di calcio ne sa eccome e pretende tanto, ci tratta da professionisti e noi ci divertiamo a farlo, ma sempre tenendo i piedi per terra“.

Ennesima trasferta, ennesima avventura da aggiungere a quest’annata incredibile.
Queste trasferte sono meravigliose, e lo sono soprattutto perchè noi possiamo condividerle con una tifoseria pazzesca, devo ringraziare tantissimo le “Vecchie Maniere”, un gruppo di ultras che ci segue ovunque e che non ci ha mai fatto mancare il suo supporto, e grazie anche alla società perchè in seconda categoria non è facile mettere a disposizione un bus ed organizzare tutto nei dettagli“.

bilato san michele_3Qualche altro ringraziamento?
Più che ringraziamento devo fare un appello, posso?” Certo, vai pure. “Votate Edoardo Landi per il Pallone d’oro di Varese Sport perchè se lo merita” (lo dice tutto d’un fiato e ride ndr).

Pensavo fosse per i tuoi compagni e per la finale…
I miei compagni sanno cosa dobbiamo fare, siamo eccitati perché sappiamo che certe occasioni sono uniche e difficilmente capitano due volte, però ci tengo anche a dire che qualsiasi sarà il verdetto abbiamo un lato umano che va oltre tutto e tutti e sono molto orgoglioso di questo“.

Dicesi “Carpe Diem”, giusto? Perché cinque anni saranno pure pochi per gli almanacchi, ma sono abbastanza per lasciare il segno, di quelli indelebili, di quelli che non ne se ne vanno più via dalla pelle, dal cuore, dagli occhi, figuriamoci poi se quella pelle, quel cuore e quegli occhi sono quelli del primo e dell’ultimo condottiero, da quelli del Capitano.

Mariella Lamonica