Raccogliere le energie e provarci, ancora, sempre, perchè i conti non sempre quadrano e nel calcio c’è bisogno di certezze e di vittorie. L’occasione che ha tra le mani il Gorla Maggiore questa sera, è quel sogno grande “come una casa” che equivarrebbe a scrivere una pagina di storia indelebile ed unica per una società piccola e allo stesso tempo enorme. Per info chiedere a tutte le realtà dilettantistiche della zona che sanno cosa significhi affrontare il Gorla Maggiore e mettere piede fra una delle tifoserie più calde della zona.
Alle ore 20.30 al comunale di via Roma si accenderanno i riflettori su quella che non solo potrebbe essere l’ultima partita dell’anno (in caso di passaggio del turno però ci sarebbe una 4° fase sempre con gare di andata e ritorno) ma che potrebbe anche voler dire chiudere il sipario su una prima categoria vissuta in lungo ed in largo, amata, odiata, spremuta, cucita addosso ed ora troppo stretta per una squadra che da tempo sogna un abito diverso. Il secondo posto in campionato ed i sessanta punti conquistati potrebbero già bastare, ma vincere questo terzo turno significherebbe toccarla con mano l’ambita “Promozione“.
Domenica il match di andata con l’Olimpiagrenta è valso un 1 a 1 che lascia spalancate tutte le porte per il Paradiso. I lecchesi, squadra ben messa in campo, giovane e spregiudicata al punto giusto, tenteranno il colpaccio, i ragazzi di Contaldo tenteranno il tutto per tutto, mettendo sul campo quelle armi e quelle caratteristiche che li hanno spinti fino a qui.
“O la va o la spacca, adesso o mai più, come si suol dire” esordisce il tecnico. “La gara di andata vale fino ad un certo punto, è stata una sfida che ci ha mostrato un po’ più da vicino come sono i nostri avversari ma che non garantisce nulla nonostante il gol in trasferta, certo un po’ di rammarico c’è perchè le chance per chiuderla le abbiamo avute eccome, ma quello che ho chiesto ai miei ragazzi è di vivere questi novanta minuti come una finale secca, dove chi vince avrà i suoi sogni di gloria“.
Una finale, ed in una finale può succedere di passare in vantaggio, gestirla, andare sotto, rincorrere: siete pronti a tutto?
“Sì siamo pronti a tutto, ho esposto ai ragazzi tutte le possibilità e gli ho chiesto grande forza mentale e grande carattere, fino al triplice fischio potrà succedere di tutto ce lo insegna il calcio e ce lo ha mostrato anche di recente basti vedere come hanno conquistato la finale di Champions il Tottenham ed il Liverpol, dobbiamo necessariamente essere pronti a tutto“.
Poi conclude: “La certezza della promozione passa da qui, lo sappiamo bene, l’Olimpia Grenta mi ha fatto un’ottima impressione a partire dal mister e so che non sarà facile, ma so anche che questi ragazzi mi hanno e hanno stupito dal primo giorno, conterà la tattica, conterà la tecnica, la voglia, la condizione, l’accortezza, il pubblico, e tutto quello di cui il calcio vive, ma più di ogni altra cosa conteranno le motivazioni ed il cuore, ne abbiamo da vendere, ne abbiamo da pretendere qualcosa che tutti noi ci meritiamo al massimo, il calcio sa darti tutto e toglierti tutto in un batter d’occhio, questo è stato un anno speciale e tutto ciò che posso garantire è che con tutti noi stessi proveremo a chiuderlo in bellezza“.
Tutto in una notte.
Un mercoledì qualunque che potrebbe trasformarsi in un mercoledì da leoni.
Prova a ruggire Gorla Maggiore.
Mariella Lamonica
