Parlare a maggio di nuova stagione è sempre difficile, sopratutto perchè i campionati sono ancora in movimento con le varie fasi dei playoff ed è quasi impossibile parlare di un vero e proprio mercato. In casa Coelsanus si sta sfruttando questo periodo per capire come impostare la prossima squadra. Ce ne parla il coach gialloblu Cecco Vescovi che analizza così la situazione attuale:
“Ci stiamo guardando intorno testando qualche giocatore. Per poter veramente iniziare a parlare di stagione 2019/20 dobbiamo prima entrare nel vivo del mercato estivo e avere anche indicazioni precise dalla società. In questa fase vediamo giocatori anche per curiosità: per  capire quali sono i giocatori disponibili attorno a Varese. Direi che questa fase è un mix tra la nostra curiosità di conoscere certi giocatori che non abbiamo mai visto ai nostri livelli e la possibilità a loro di mostrarsi”.
Da quanto indicato dalla società, parrebbe che per Maruca sia pronto un ruolo da uomo immagine della Robur.
“Dovrebbe essere proprio così dato che lui è un nostro porodotto, però di questa cosa sa molto di più Garbosi. Ho dato le mie indicazioni in merito, ora Matteo è un senior per cui, in teoria, è libero di valutare anche altre proposte. So che si sta discutendo l’accordo e sarei felice se Maruca restasse con noi”.
Guardando all’attualità, Omegna è l’unica formazione del girone A giunta in finale playoff. Come vedi la sfida con Urania Milano?
“Sono molto indeciso perchè ritengo che questa sfida sia molto bella ed equilibrata. Forse Urania è una squadra più esperta mentre Omegna gioca più d’insieme: sono due formazioni ben attrezzate e pronte per il salto. Ipotizzo che sarà una serie molto lunga”.
Quest’anno ci sono state più promozioni/retrocessioni del solito per via di un cambio di format dei campionati. Alla luce delle varie difficoltà, prendiamo ad esempio Cento e Cassino subito retrocesse in B, ma anche la stessa Virtus Siena o Domodossola tornate subito in C, non sarebbe il caso di dare più stabilità al sistema?
“Probabilmente sì, ma si dovrebbe partire sempre dal vertice: anche in A ci sono state parecchie situazioni ambigue. A mio parere bisognerebbe partire da lì e, a cascata, rivedere anche gli altri campionati. Oltretutto al vertice le squadre dovrebbero essere più controllate, eppure non è così. A volte la Federazione c’è, altre meno. Purtroppo, ogni anno ci si ritrova con campionati falsati con società che firmano contratti con giocatori che non potrebbero permettersi: alla fine si verifica sempre che questi contratti non sono stati rispettati. Servono maggiori controlli per una migliore equità dei campionati. Forse il nostro girone è quello più serio, ma ci sono squadre che da qui retrocedono a scapito di altre che non essendo in regola dovrebbero retrocedere al posto loro”.

Matteo Gallo