17 cassano-vareseNon ha avuto le gravi conseguenze che tutti si aspettavano e per tutte le altre società giustizia non è stata fatta. Il Varese, nonostante le inadempienze di un’intera stagione, il rischio corso di essere radiato non presentandosi alle sfide,  lo stadio chiuso per le bollette non pagate, il centro sportivo perso (il Comune se ne è riappropiato), gli scioperi e le conferenze dei giocatori, la maggior parte dei debiti pregressi non saldati e una stagione che ha aumentato i debiti, è riuscito a scamparla.

L’udienza di ieri gli ha attribuito una penalità irrisoria di 10 punti, patteggiati a 7, che, col patteggiamento non hanno avuto catastrofiche conseguenze sulla classifica, questo perché il regolamento non è stato applicato alla lettera. Le vertenze non pagate sono quindi e la norma prevede un punto a vertenza. Per di più, come da comunicato ufficiale di oggi, i 7 punti sono da scontare in questa stagione quindi al Varese non sarà provocato, di fatto alcun danno.
L’oggetto dell’udienza erano le 15 vertenze agli ex tesserati mai pagate per un totale di 150mila euro circa e, evidentemente, non imputabili alla gestione di Benecchi. E ora che si fa al Varese? C’è speranza per il futuro del club? Difficile dirlo considerando che per potersi iscrivere deve saldare tutti i crediti ai quali si sono aggiunte le vertenze dello staff tecnico di quest’anno, mai pagato.

Intanto domenica c’è chi torna a giocare dopo un mese di stop: Castanese e Cassano hanno aspettato, e soprattutto sperato, invano. Il Varese avrebbe potuto retrocedere direttamente e in quel caso la Castanese si sarebbe salvata col Vigevano che sarebbe tornato in gioco contro il Cassano, ma nulla di tutto ciò si è verificato. Dunque domenica 26 maggio alle ore 16 a Cassano Magnago, la formazione di Antonelli attenderà la Castanese di Palazzi che, meglio classificata, ha a disposizione due risultati su tre. La gara di ritorno si disputerà invece domenica 2 giugno.

Elisa Cascioli