Poca voglia di parlare, occhi lucidi e sguardo fisso a terra: questo è il ritratto delle ragazze dell’Unendo Yamamay dopo la sconfitta casalinga in gara-3 di semifinale scudetto che pone fine alla stagione biancorossa. Bauer, la capitana, non si sottrae, però, alle domande e prova a dare una spiegazione ad un’uscita di scena prematura e così netta: “E’ difficile commentare un ko come quello di questa sera; ho cercato di parlare con le compagne subito dopo la fine della partita, ma siamo ancora tutte frastornate per quanto accaduto. E’ un peccato aver concluso così male la nostra stagione nella quale, comunque, abbiamo conquistato la Supercoppa Italiana e il terzo posto in Champions League. Stasera abbiamo fatto molta fatica e mi dispiace tanto per noi, per la società e anche per il meraviglioso pubblico che ci ha sempre sostenuto e ha creato un’atmosfera incredibile anche oggi“. Cos’è mancato nelle ultime due gare, perse malamente? “Non siamo state lucide, né tranquille. Quando Conegliano ha cominciato a ingranare e a distanziarci di qualche punto, la nostra fiducia è crollata e, invece di andare avanti con il nostro gioco, non siamo più riuscite a trovare le energie per cambiare il match”. Sul suo futuro la capitana glissa parlando dei prossimi impegni con la maglia della Francia, ma la sensazione è quella di un suo prossimo addio a Busto per tentare un’altra avventura.
Scuro in volto e molto dispiaciuto anche coach Parisi che, appena dopo il termine della partita, ha avuto un alterco con un tifoso di Conegliano: “Non ci siamo illusi dopo gara-1 vinta in modo netto perché sapevamo di dover affrontare altri due incontri molto difficili, come poi, infatti, è stato. Nel terzo set al Pala Verde di Treviso lunedì scorso si è spenta la luce e anche stasera abbiamo confermato la nostra poca lucidità in una sfida molto delicata; aver perso significa non partecipare non solo alla finale scudetto, ma anche alla prossima Champions League a cui tenevamo molto. Nella testa delle ragazze credo siano affiorati fantasmi che non sono riuscite a scacciare e che hanno minato tutte le sicurezze coltivate durante l’intero arco della stagione. Ci siamo fatti prendere dall’ansia e dall’agitazione e, purtroppo, la sconfitta è frutto di questo atteggiamento”.
Laura Paganini