La domanda è una e una sola: quando (ri)firma Ivan Javorcic? A più di 3 settimane dal capolinea della stagione tigrotta, l’interrogativo che agita la tifoseria bustocca è più o meno sempre (e solo) quello. In realtà, le tempistiche non hanno nulla di anomalo. Anzi. Tutto in linea con la necessità di associare l’annuncio del nuovo anno in panca dello spalatino con un orizzonte più ampio sulla prossima stagione. In che senso?
Corre voce che dopo qualche mese speso ad annusarsi reciprocamente, Patrizia Testa avrebbe trovato un azionista di minoranza (o partner economico, insomma, scegliete voi la definizione più acconcia ma il senso è quello) in grado di regalare un più comodo margine di manovra al budget biancoblu. Una sponda economica utile ad alzare l’asticella come da propositi presidenziali espressi anche in occasione del rompete le righe del 26 maggio. Di fatto, quanto auspicato a più riprese dallo stesso Ivan Drago. Cioè, i presupposti per potersi quantomeno confermare ai livelli di eccellenza raggiunti nell’ultimo campionato. Condizione necessaria a prolungare il matrimonio facendo così di Javorcic il tecnico più longevo alla Pro Patria dai tempi di Massimo Venturini (92/95). O (parlando di un altro protagonista di una promozione dalla D alla C), da quelli di Lello Crespi (73/76).

Ovvio, trattandosi di pissi pissi (peraltro risalente a qualche settimana fa), l’ipotesi va maneggiata con estrema cura. Perché magari Radio Corridoio ha preso una cantonata. E magari (invece), lo scenario prossimo venturo sarà davvero quello.                                                                                                                                

Giovanni Castiglioni