Un rigore sbagliato che pesa ancora, un grande rammarico, quello che si porta dietro Vito Spadavecchia, il portierone che ha chiuso con l’amaro in bocca un ciclo di successi col Verbano.
“Il bilancio non può che essere positivo – dice l’oramai ex numero uno rossonero -, ma c’è ancora grande dispiacere per come è andata la semifinale playoff col Legnano (1-0 dei lilla su rigore dopo appunto il penalty fallito da Vito ndr). Meritavamo di arrivare almeno in finale, purtroppo quell’episodio ci ha condannato e non so se e quando me lo perdonerò”.
Patron Barbarito era pronto a ridargli fiducia a occhi chiusi, ma il classe 1982 ha deciso di chiudere il ciclo rossonero. “Lascio il Verbano dopo tre anni bellissimi in cui ho conosciuto persone eccezionali. Barbarito non smetterò mai di ringraziarlo, è il papà di tutti noi. Ci tratta come figli… e come tutti i papà è anche un po’ arrabbiato, lo so. Ma mi perdonerà. Cambiare è stata anche una scelta di vita non legata solo al calcio”.

L’ex Bari vestirà la maglia della Varesina? “Al momento mi godo due settimane di vacanze a casa mia, in Puglia. Stiamo parlando, appena torno vedremo. La Varesina è una delle piazze più ambite della zona: è solida, ha grandi progetti, strutture, sicuramente tutti presupposti per un calcio serio. L’idea mi stuzzica sicuramente”.

Questo il suo bilancio sul campionato appena chiuso: “Bello e molto equilibrato. Solo la Castellanzese poteva perderlo, e ci stava anche riuscendo. Noi abbiamo perso punto soprattutto con le piccole; le altre squadre di vertice hanno invece perso terreno mangiandosi punti a vicenda. Questo ha aiutato la Castellanzese, autrice di un girone d’andata perfetto. Noi eravamo partiti con l’obiettivo di una salvezza tranquilla, ma abbiamo presto cambiato i piani puntando ai playoff da metà stagione”.

Arrivato a 36 anni quali sono i tuoi obiettivi, è ancora lecito sognare? “Assolutamente sì. Per prima cosa penso a continuare a giocare… se devo sognare spero di vincere il campionato e di provare un anno in Serie D dove non ho mai giocato. Dal professionismo sono ripartito dall’Eccellenza, vincerla mi piacerebbe. Guardando al futuro, mi piacerebbe fare il preparatore dei portieri, ma spero più tardi possibile”.

I playoff sono ancora in corso, come vedi il Legnano? “Difficile fare pronostici, ma spero ce la faccia… anche perché sarebbe un avversario in meno il prossimo anno” conclude.

Elisa Cascioli