Il Comune di Varese ha pubblicato oggi un bando per ridare nuova vita allo stadio “Franco Ossola” e al centro sportivo “Varesello”, da tempo chiusi e abbandonati. Resterà aperto un mese per la prima dichiarazione di interesse, prevede una concessione di 18 anni e ha al suo interno anche l’impegno del futuro gestore a eseguire interventi di manutenzione sui due impianti per un valore di poco superiore al milione di euro. Il nuovo gestore sarà chiamato a prendersi a cuore sia dello stadio, sia di Varesello “perché – come spiega l’amministrazione di Palazzo Estense – riteniamo queste due realtà inscindibili; da esse, poi, passa anche il rilancio della nostra squadra cittadina”.
Il Varese Calcio, appunto, di cui non si sa niente a 10 giorni esatti dal 30 giugno, giorno in cui la società è obbligata a saldare le vertenze della stagione 2017/18 di Serie D e, dello staff della stagione 2018-19 pena l’impossibilità di iscriversi al prossimo campionato di Eccellenza.

“Questi lavori – afferma l’assessore allo Sport Dino De Simone – miglioreranno le funzionalità dei nostri impianti cittadini. Crediamo molto nel loro rilancio e, nelle prossime settimane, presenteremo i dettagli del bando anche in un incontro pubblico“. “Un primo elemento di interesse – aggiunge il sindaco Davide Galimberti – è senz’altro quello di considerare le due strutture nel loro insieme, quasi fossero un’unica realtà: questa infatti è la nostra visione, che unisce in un solo progetto da un lato lo stadio e dall’altra i campi utilizzati da quei giovani che al ‘Franco Ossola’ ambiscono di giocare in futuro”.

La durata della concessione, che scadrà nel 2037, è legata alla volontà di dare stabilità alla futura gestione, alla quale viene richiesto, come detto, un impegno economico per gli interventi di manutenzione. Nel dettaglio lo stadio – tra opere edili, impianti meccanici ed elettrici e presidi antincendio – necessita di investimenti pari a 617.480 euro, mentre per il centro sportivo “Varesello” ne servono 416.500. Il totale supera quindi di poco il milione di euro e, per l’esattezza, si ferma a quota 1.033.980 euro.

Altro aspetto da tenere in considerazione è quello legato alle opportunità commerciali: al concessionario, infatti, è riconosciuta la facoltà di avviare all’interno degli spazi negozi di vicinato, bar e punti ristoro in conformità alle previsioni del Piano di governo del territorio, gestendoli in proprio o per il tramite di operatori professionalmente titolati. È compito del gestore procedere, se necessario, all’adeguamento dei locali a ciò destinati e delle relative attrezzature, previa comunicazione al Comune. Una novità che potrebbe aggiungere ulteriore valore allo stadio varesino.

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