Vincere campionati e conquistare promozioni in Lombardia? Fatto. Accettare la sfida del Piemonte? Fatto. Conoscere un altro tipo di calcio, affermarsi e vincere anche in terra piemontese? Fatto. Tornare alle origini e sui campi vissuti nell’età più giovane? Fatto anche questo.
alberto romano_4Il biglietto d’andata di Alberto Romano, difensore classe ’83 che sei anni fa aveva deciso di affacciarsi sul calcio piemontese, oggi trova finalmente un ritorno e lo fa fermandosi alla stazione di Tradate. Convinto dal suo amico ed ex compagno di squadra Marco Galluzzo, Romano, a causa anche di esigenze familiari, sceglie di avvicinarsi a casa e di lanciarsi in una nuova avventura. E sceglie Tradate, quello piazza che lavora sempre in sordina per dar vita a squadre che possano poi sorprendere nel corso dell’anno. Non fu così la scorsa stagione, quando nemmeno l’avvento di mister Garantola a metà riuscire ad invertire la rotta in una classifica che poi li vide posizionarsi nella zona più tranquilla. Ma con società e tecnico pronti a riprovarci, ecco che alle porte c’è un nuovo campionato in cui riprovarci.
Impreziosirsi di Alberto Romano significa contare su un difensore di spessore, con tanta esperienza, che ha girovagato tra prima, promozione ed eccellenza e che ha vinto tante volte. Vedi ultima annata in Lombardia quando con il Canazza fu primo posto e promozione.

alberto romano_2Alberto torni un po’ alle origini: che effetto fa?
Il vero effetto probabilmente lo sentirò da agosto in poi, adesso posso solo dire di essere contento di ritornare in Lombardia“.

Come mai questa scelta?
È frutto di esigenze personali e dell’opera di convincimento di Marco Galluzzo: mi ha raccontato della squadra, del voler inserire alcune pedine d’esperienza per alzare l’asticella, ho parlato anche con il mister e mi ha fatto una buona impressione, io arrivo da un’annata un po’ turbolenta, aveva una gran voglia di rimettermi in gioco“.

A proposito di questo, raccontaci i tuoi ultimi anni calcistici.
La passata stagione scelsi di provare con il calcio a 5 nella squadra del Carioca e sinceramente fu proprio un’annata storta, a gennaio è stata ritirata la squadra e tutto è finito lì, in sostanza ho perso un anno. Arrivo però da 6 anni di Piemonte suddivisi tra prima categoria, promozione ed eccellenza, in cui invece sono stato benissimo“.

Sei anni in cui hai collezionato nuove esperienze ed anche trofei, quella al contrario, fu una scelta azzecatissima.
Azzecatissima, sottoscrivo. Dicono che il calcio piemontese siano meno coinvolgente, meno passionale, di un livello inferiore, è tutto sbagliato: ci sono interi paesi che seguono la propria squadra, il livello è buono ed anche dal punto di vista mediatico sono molto più avanti, pensa noi ogni settimana facevamo l’analisi della partita con video e immagini; al di là di questo sono stati anni positivi, trascorsi tra Dormelletto, Arona, Piedimulera, bellissime esperienze e bellissime vittorie, ma nella vita ci sono anche altre situazioni importanti, come la famiglia, in Piemonte le distanze sono notevoli, ogni domenica ci sono viaggi non indifferenti, è giunto il momento di fare qualche km in meno“.

alberto romano_3Qualche km in meno, ma magari qualche chiusura in più, anche perchè di smettere non se ne parla.
No, non ce la faccio a smettere adesso, mi diverto ancora troppo. Vorrei fare ancora un paio d’anni di buon livello, anche se i ragazzi con cui ho giocato fanno gli allenatori, vedi Visentin e Fedele, io avrò a che fare con i 98/2000, fa effetto ma va bene così, per allenare c’è tempo“.

Il girone A di prima categoria potrebbe avere, fra le altre, Tradate, Solbiatese, Saronno, mica male.
Sarà un girone avvincente e tostissimo ma che ti porterà a giocare anche in stadi importanti e per questo ancora più affascinante. Confesso che la Solbiatese mi aveva anche contattato ma per me è impossibile allenarmi di pomeriggio, Tradate è la soluzione ideale per me, certo reincontrare queste squadre che anni fa avevo affrontato in altre categorie, nel calcio a volte è un attimo per passare dalle stelle alle stalle, ma adesso questo non importa, affrontarle in prima sarà un po’ strano ma stimolante“.

Personalmente cosa ti aspetti da questa esperienza?
Innanzitutto di rimettermi in forma perchè dopo un anno praticamente fermo il primo obbligo è quello, e poi mi aspetto di far bene, io sono a disposizione, la squadra e la società so che faranno del loro meglio, io darò il mio contributo con le mie caratteristiche e la mia esperienza, in un certo senso torno a casa e per me è bello farlo a questo punto della mia vita, sarà bello, anzi sarà bellissimo“.

Mariella Lamonica