E’ stato un periodo eccezionale per coach Giovanni Todisco che si è regalato delle super finali nazionali con la sua Under 14 targata Robur e la pubblicazione del libro “Peppino Todisco. Una vita per il basket”. Andiamo per gradi e partiamo dalle vicende sportive.
Coach, peccato, ma anche tanta soddisfazione per queste finali nazionali giunte inaspettate.
“Davvero, abbiamo ottenuto un risultato straordinario: ammetto che a inizio stagione non pensavamo minimamente di poter andare alle finali nazionali. Questo è un gruppo non paragonabile a quello dei 2003 che raggiunse le finali 2 anni fa, ma hanno messo in campo voglia di dimostrare il loro valore, di migliorare allenamento dopo allenamento e, una gara alla volta, hanno capito di poter giocare ad alti livelli. E’ stato un percorso duro, ma molto bello”.
Parliamo della finale del concentramento contro Moncalieri.
“Loro sono molto bravi nel reclutamento e sono giunti imbattuti a questa gara. Noi ci arrivammo battendo Cernusco nella finale regionale. Fu una gara molto combattuta dove noi siamo scappati solo nel finale e, ora, ci aspettavano le finali!“.
65523921_200204224230629_3120549458601836544_nDove avete trovato la favorita Bassano, Firenze e la “tua” Brindisi.
“La prima è stata Firenze. Squadra tosta, che si passa bene la palla e difende forte. Abbiamo difeso 40′ a uomo concentrati limitando le loro individualità e abbiamo centrato un buon +30. Poi è arrivata Bassano, squadra che poi ha vinto, illegale coi suoi due colored. Siamo stati bravi a non sbragare pur perdendo di 18. Poi è il turno di Brindisi: ricordo il grande caldo avendo giocato alle 14 e il loro Damiano, un 192 ambito da tante società. Gara molto tattica, poi siamo scappati nel finale”.
Arriva Desio ai quarti dopo l’1-1 in campionato.
“Avremmo incrociato Pesaro non si fosse suicidata con Sassari: così i marchigiani incrociano Bassano – perdendo – e noi Desio, prima nel suo girone. Primi 20′ punto a punto, poi Desio ci oscura il canestro e finiamo sotto di 18. Penso già al dispiacere di chiudere male una grande avventura, ma i miei ragazzi non ci stanno: grande orgoglio e parziale di 21-6 per noi. A -16″ abbiamo la palla per vincere, ma gli arbitri non ravvisano un fallo a nostro favore e tutto ci capovolge in pochi secondi. Fa niente: abbiamo giocato le finali con tanto cuore e molta emozione. Siamo contenti del percorso fatto e di essere nelle prime 8 in Italia. Giusto premio a un gruppo cresciuto molto”.
libro peppino todiscoDalle finali al tuo esordio come scrittore. Come è nato questo libro?
“Sono molto legato a mio zio. Persi mio papà quando ero molto giovane e mio zio mi ha seguito in tutte le fasi della mia vita. Era qualcosa che sentivo dentro e la scintilla per scrivere scoccò nel gennaio del 2018. Ho rispolverato tante foto e raccontato la storia di un personaggio che ha fatto nascere il basket in Puglia negli anni ’50. Portò Brindisi dalla prima divisione alla serie A (ai tempi il massimo campionato non era la A, ma quello nominato “Elette”, ndr) nel 56-57, fece lo stesso con Monopoli dalla C alla A, poi trascinò la Assi Brindisi nel medesimo percorso. Fece tanto da dirigente e dopo l’ultima stagione a Pordenone, intraprese il percorso di formazione di allenatori dirigendo per tanti anni i corsi allenatori nazionali. Era anche maestro elementare, ma la sua passione era il basket. A Cisternino ha fondato la società e ha organizzato tanti tornei estivi portando anche la nazionale dell’Urss e il Bosna Sarajevo di Tanjevic campione d’Europa nel ’79”.
Una bella storia italiana, Giovanni.
IMG-20190706-WA0002“Assolutamente. Ci sono anche interventi di Ettore Messina, di Puglisi, Capobianco e Mondoni. Lo potete trovare online sui vari siti ed è edito da Pietro Macchione. Ho dedicato tante notti a scrivere questo libro in cui voglio esprimere il mio grazie ad una persona fondamentale nella mia vita”.

Matteo Gallo