Come era oramai chiaro, il Varese non si è iscritto al campionato di Eccellenza. In attesa dell’udienza fallimentare del 1° agosto, in cui il club potrebbe ancora una volta salvarsi, la città rimarrà, per la prima volta dal 1910, senza calcio. Una fine inevitabile, dopo una stagione vergognosa, ma soprattuto dopo anni di agonia. Una storia ultracentenaria buttata nel cesso da chi manco la conosce.

I tifosi della Curva Nord, che settimana scorsa hanno incontrato faccia a faccia Benecchi, hanno espresso il loro malessere nella serata di ieri esponendo due striscioni allo stadio, impianto chiuso e abbandonato in attesa della scadenza del bando. Espliciti il riferimento all’ultimo presidente arrivato e rimasto col cerino in mano: “Benecchi, per educazione la mano ti abbiamo dato… adesso che il Varese hai affondato non sarai più rispettato” e ancora: “A dicembre la Curva non hai ascoltato, colpevole anche tu che sei entrato”.

Non solo striscioni, ma anche scritte sui muri dell’ingresso del Franco Ossola: “Fabrizio Berni, Varese ti schifa. 109 anni cancellati da 4 figli di tr***” firmato C.U.V. 19. Accanto, scritto in grande: “Dede Vive”.

“Ripartiamo in Eccellenza con gente pulita”, il grido del 2015 che risuona ancora, un progetto che è fallito prima ancora di nascere. E adesso? Chi intravede un futuro si faccia avanti.

Elisa Cascioli