Vero colpo estivo del mercato gialloblu, Lollo Gergati torna a vestire la maglia della Robur dopo esser partito nel 2002/03 dalla squadra gialloblu e aver girato il Nord Italia tra Serie A, A2 e vecchia B1. Ancora l’anno scorso a Tortona quasi 6 punti a partita in 19′ di utilizzo medio per un giocatore che ha sempre saputo farsi apprezzare in tutte le piazze in cui è stato. Ecco come Gergati racconta della firma per la Robur:
“E’ stato tutto velocissimo. Avevo delle offerte dalla A2, ma non ero pienamente convinto di ciò che mi si prospettava. Ho sempre scelto squadre che avevano dei progetti, che avevano degli obiettivi da raggiungere nel corso di tutta la mia carriera. Non c’era niente di stimolante, nulla che mi accendesse. Son venuto a Varese un paio di giorni e, quasi per caso, ho parlato con Popo Corti e con Garbosi. Mi hanno esposto il progetto della Robur, ho visto in loro voglia e questa per me è casa. In un giorno ho preso la decisione e ho scelto di firmare per la Robur”.
Diciamo che uno più uno nel tuo caso ha fatto tre, ovvero un contratto triennale.
“E’ un periodo lungo in cui io vorrei provare a vincere una volta ancora. Vediamo quest’anno come sarà dato che non conosco bene la categoria, ma a mio parere siamo una squadra con tanti giocatori che han sempre fatto bene nella loro carriera e quindi si capirà a che punto siamo di squadra e di livello per poi provare a fare qualcosa di meglio l’anno dopo per cercare una promozione. Penso che avere due squadre a Varese una in serie A e l’altra in A2 sarebbe un sogno per l’intera città”.
Esperienza diciamo nuova per te la B, ma, tutto sommato, nuova anche per la Robur con un girone prettamente lombardo che ha perso Orzinuovi e Urania Milano salite in A2. Ne avete già parlato in questi primi giorni di raduno dei vostri possibili obiettivi?
“Non ho idea dei valori in campo essendo abituato alla A2. Conosco i giocatori, quelli sì, e ho visto una B molto più competitiva degli anni scorsi perchè tanti giocatori sono scesi dalla A2 alla serie B. Penso che sarà un campionato molto difficile e cercheremo di pensare a noi, di fare gruppo e aiutare i giovani che sono giovani veri di 18/19 anni. Il nostro compito di veterani è aiutarli a crescere e a creare un gruppo che possa far bene durante l’anno”.

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Matteo Gallo