Primi giorni di raduno e prima amichevole alle spalle per la Coelsanus che suda al Campus in attesa del nuovo test del 31 agosto contro Omegna. Siamo andati a sentire Marco Allegretti, altro notevole ritorno di questa estate che racconta così la sua decisione di firmare per la Robur:
“Innanzitutto, era da tanto tempo che mancavo da casa ed erano tanti anni che ero in giro per l’Italia a giocare a basket – l’incipit di Allegretti – Quando ho deciso di fermarmi qua non c’era occasione migliore se non quella di firmare per la Robur. Sono molto contento perchè torno a casa mia, con la mia gente; torno ad allenarmi in un posto dove mi sono allenato per molti anni: sono tutte cose che fanno molto piacere. Spero di trovare un ambiente con molto entusiamo dato che io cercherò di portarne parecchio. C’è la voglia di creare subito un bel gruppo e ritengo che questa sia una cosa importante. Siamo tante persone che non hanno mai giocato assieme per cui penso che, sopratutto in questa fase iniziale, sia fondamentale fare spogliatoio e creare un gruppo affiatato. Dobbiamo cercare di star bene assieme e vedere, cammin facendo, dove possiamo arrivare. Onestamente non ho mai disputato questa categoria, non riesco a mettere pienamente a fuoco le nostre potenzialità. Penso che il nostro valore lo scopriremo col tempo anche grazie alle amichevole di precampionato. Dobbiamo essere umili e dare il massimo: facendo così, poi, i risultati arriveranno”.
Hai trascorso tutta la tua carriera ai paini superiori tra A e A2, chiaro che ci sia attesa su di te anche per il tuo importante ruolo di congiunzione tra i reparti.
“Penso sia normale. Scendo di categoria dopo parecchi anni fra serie A ed A2: sono molto sereno e cercherò di dare il meglio. Sono sempre convinto che se ti alleni bene le cose, poi, vengono in automatico. Sono conscio di essere un giocatore importante per questa squadra e cercherò di essere d’aiuto ai miei compagni e, in particolar modo, nei confronti dei giovani di questa squadra. Ribadisco che penso possiamo far bene con un occhio alla crescita degli under”.

Matteo Gallo