Tutto è pronto per la prima gara dei playoff che nei quarti vedrà scontrarsi domani sera alle 20:30 Varese e Venezia, prima ed ottava della classe.
La tensione è alta, anche se a stemperarla ci pensa l’inno presentato nel corso della giornata di ieri che ha già conquistato tutto il roster biancorosso, Vitucci compreso, che si presenta in sala stampa fischiettando il motivetto composto da Flavio Premoli.
“Finalmente cominciamo -esordisce il tecnico veneziano- Siamo tutti molto eccitati perché dopo tutti questi mesi di lavoro non vedevamo l’ora di giocarli. Non ci aspettavamo di farli da prima della classe, ma siamo qui. Come li affronteremo? Da sfidanti e come un gruppo affamato che vuole vincere a tutti i costi. Al tempo stesso, però, guardiamo un passaggio alla volta a cominciare dai quarti con rispetto per l’avversario e testa sulle spalle. Abbiamo molto rispetto per Venezia, non timore; loro hanno un roster molto lungo, costruito con importanti ambizioni. Ha molti giocatori veterani, ma noi sappiamo ciò che possiamo dare tutti assieme per andare avanti. Clark ha fatto bene contro di noi? Non mi focalizzerei solo su un giocatore, perché dietro ha una squadra così. Abbiamo voglia, testa e gambe per raggiungere il nostro obiettivo; niente è impossibile. Fondamentale sarà il supporto del pubblico che ci darà la spinta giusta per non perdere le staffe”.
“Per quel che riguarda nello specifico la gara di domani -prosegue il coach- i giocatori si conoscono bene; dovremo essere attenti e continui, non come domenica scorsa. Ogni giocatore punterà più sulle sue caratteristiche cercando di fronteggiare le abilità che ci sono dall’altra parte. Una chiave? Fare bene ciò che abbiamo sempre fatto; semplicemente”.
Come cambia il fatto di affrontare Venezia in una serie piuttosto che in una gara singola? “Ci sono margini ampi di miglioramento sia da una parte che dall’altra. Ma penso che alla fine il focus debba essere solo ed esclusivamente sulla prossima gara”.
Non ci si dimentica di Ottavio Missoni, “grande uomo di sport della nostra Italia”, che domani sarà ricordato prima della gara con un minuto di silenzio.

Marco Gandini