Alexis Marzocchini, classe 1986, nuovo innesto di quest’anno, ma vecchia conoscenza della Pallamano Cassano maschile, racconta come sta vivendo la sua nuova avventura amaranto, in un turbinio di emozioni per questo avvio campionato 2019/202o.
Iniziamo dall’ultima gara, la vittoria straordinaria contro Bolzano, in cui hai dato il tuo prezioso contributo.
“La squadra sta andando nella giusta direzione. Bisogna continuare a lavorare perché il percorso è ancora lungo e siamo appena all’inizio. Siamo molto soddisfatti del risultato contro Bolzano e avevamo bisogno di una conferma di questo tipo per ripagare tutto il lavoro e sacrificio che stiamo facendo. Ora dobbiamo guardare al prossimo step, non c’è più tempo per festeggiare, è una gara continua e chi più lavora, vince. La nostra partita inizia ogni lunedì”.
Ora come stai? Hai avuto un periodo di assestamento e ora ti trovi in maglia amaranto a vincere contro Bolzano.
“Sì, sto meglio, mi sto abituando al mio nuovo ruolo in fase offensiva. Non è semplice ma sto lavorando tutti i giorni per fare sempre meglio. In difesa, grazie al mister, sto entrando, poco a poco, nelle dinamiche della squadra e inizio a prendere un po’ più fiducia”.
Facciamo un passo indietro. Raccontaci com’è stato il rientro a Cassano.
Il rientro a Cassano è stato un mix di sensazioni fra gioia e felicità per ciò che mi aspettava e un tocco di tristezza di lasciare Molteno, un posto che sento come casa, dopo 4 anni. Ha prevalso ovviamente poi la gioia perché se si arriva a lasciare quella che si considera la propria casa è solo per qualcosa di bello. Cassano è la mia nuova avventura, la mia nuova sfida”.
Come è iniziato tutto?
“Kolec ha veramente spinto perché tornassi, io inizialmente avevo forti dubbi: da un lato sarei tornato in un altro luogo che considero casa, dall’altro pensavo che fosse oramai parte del passato. Il desiderio di vedermi di nuovo giocare al Tacca era forte e soprattutto la motivazioni più forte era tornare a giocare al fianco di giocatori come La Mendola, Scisci, Ilic e Moretti, ragazzi che lasciano il cuore in campo e con cui ho condiviso tutto. Quindi ho accettato. Devo ringraziare Kolec, Petazzi e Braggion che si sono mossi perché potesse finire così.
Molteno è stata una parentesi di 4 anni meravigliosi per te in cui sei diventato anche il capitano della prima squadra.
“Molteno è stata una famiglia e vorrei ringraziare tutti, perché mi sono stati tutti vicino per sostenermi nel momento della scelta. Devo ringraziare la società e i miei ex compagni di squadra, ora miei amici. Grazie agli under, un gruppo di ragazzi speciali, che fanno tantissimi sacrifici e augurare loro il meglio”.
Cosa ti aspetti quest’anno?
“Cassano è diventata una squadra fortissima e si è visto nell’ultima stagione. Sono stati vicinissimi a raggiungere ciò che ogni società desidera. Quest’anno dobbiamo fare meglio, ma non è matematico visto l’andamento dello scorso anno, dobbiamo giocarci ogni gara al meglio e arrivare dove vogliamo. Sono sicuro che il sogno di tutti i giocatori è arrivare e dobbiamo crederci. Io tutto ciò che potrò fare lo farò, sono a disposizione della squadra, sarò un giocatore che aiuta i compagni”.
Qual è la premessa con cui hai iniziato il campionato?
“E’ sicuramente divertirmi, tanto, come ho sempre fatto, ma la cosa più importante sarà mettermi a disposizione della squadra al 100% e in particolare della difesa, il punto su cui ha insistito tanto Kolec”.
Federica Scutellà
(foto Stefano Moroni)