Ancora vivi. E ancora vogliosi di lottare. Nonostante tutto. Il Basket Bosto che da domani sera, ospitando in gara-1 Romano di Lombardia, si giocherà la permanenza in categoria (salto a due venerdì 17 maggio, ore 21.30, palestra di Valle Olona) arriva alle partite di spareggio in buone condizioni tecniche e mentali e fiducioso per la crescita messa in mostra nelle ultime settimane. “Premessa: i playout non rappresentano certo una novità perché la mia squadra – spiega Matteo Miglio coach del Bosto (in foto) -, sin dalla previsioni stilate alla vigilia del campionato era stata segnalata dagli addetti ai lavori come una delle papabili per la zona-retrocessione. Oggi, però, al netto di tutto quello che ci è successo dentro e fuori dal campo – infortuni in serie, defezioni per motivi di lavoro e altre situazioni davvero gravi e imprevedibili -, posso tranquillamente affermare che i playout, che disputeremo avendo il vantaggio del campo costituiscono addirittura un buon traguardo. Infatti, per come si erano messe le cose in un determinato periodo dell’anno, vedi decine di allenamenti con presenti non più di 6-7 giocatori, difficoltà nel mettere insieme quintetti che avessero un senso e molte altre vicissitudini, abbiamo rischiato di andare verso una deriva irrecuperabile. Invece, faccio i complimenti ai miei ragazzi e alla società perchè, pur con tanti problemi da risolvere, non abbiamo mai perso la bussola mostrando grandissima coesione e mentalità positiva nel voler superare tutte le situazioni critiche. Quindi, penso proprio arriveremo ai playout carichi, sereni e fortificati da una verità: abbiamo poco talento, ma se parliamo di carattere e attributi, il mio gruppo può giocarsela alla pari contro chiunque”.
Siete attesi da Romano di Lombardia: quali i temi della sfida-salvezza? 
“Romano è una squadra che pronosticata per un torneo di livello medio-alto ha invece prodotto una stagione molto sotto le aspettative ed ora si trova invischiata nella lotta per salvarsi. Loro sono formazione “enorme” per la categoria con ali e centri che hanno stazza e centimetri da vendere. Nel reparto guardie, dove evoluiscono giocatori giovani e con scarsa esperienza, hanno manifestato più di un problema nella gestione dei possessi. Questo aspetto rappresenterà certamente una delle chiavi di lettura della serie. Dovremo difendere molto forte, anche con pressione allungata a tutto campo, per mettere in difficoltà i piccoli avversari e, allo stesso tempo, tagliare i rifornimenti sotto canestro, zona del campo in cui il centro Malgarini, con la palla in mano, può fare quello che vuole. Infine, confido sul fatto che il team bergamasco, nonostante sia più dotato di noi, fatica a giocare insieme e, spesso, nei momenti problematici tende ad uscire dalla partita. Quindi, toccherà a noi farli deragliare”.
Infine, ti chiedo una breve analisi su un playoff, quello tra Nerviano e Casorate, che conosci bene.
“Nerviano, grande sorpresa stagionale, gioca benissimo e mette in mostra una coralità sui due lati del campo rara da vedere a questo livello. Casorate, dopo aver dominato nettamente la prima parte dell’anno, ha pagato infortuni e calo di forma. Sarà un playoff giocato su piani molti diversi. Da un lato il gruppo-Nerviano, tanti giocatori di impatto fisico e tecnico, contro due super-giocatori come Susnjar e Kakad che possono risolvere le partite in qualsiasi momento. Però, vedo favorito Nerviano che, tra l’altro, arriva a queste gare in grande forma fisica e sulle ali dell’entusiasmo: 2-1 per i ragazzi allenati da coach Ferrari”.

Massimo  Turconi