Negli ultimi tempi gli incontri in Comune con al centro delle discussioni il Varese e lo stadio si sono sprecati. Fiumi di riunioni, strette di mano e accordi che sono durati il momento di una copertina di giornale. Mentre nelle parole si decantavano  investimenti, progetti, ritorno al professionismo e quant’altro, i fatti hanno narrato di due fallimenti nel giro di quattro anni, una città senza la sua squadra dopo 109 anni di storia e, soprattutto, uno stadio abbandonato e in decadimento.

Il bando del Comune è andato deserto, ma qualcosa si è comunque mosso sottotraccia e domani mattina sarà un’altra giornata di incontri, si spera con argomenti davvero concreti, con al centro proprio il “Franco Ossola” e il suo futuro. Appuntamento alle 10.30 a Palazzo Estense dove ci sarà una delegazione australiana rappresentata da John Caniglia, segretario generale della camera di commercio italiana di Melbourne che è anche il portavoce di Centrum Stadia, la società australiana che si era interessata allo stadio Rigamonti di Brescia prima di Cellino. 

Con lui ci saranno tecnici e ambasciatori che, per la seconda volta dopo lo scorso agosto, tornano a parlare di investimenti sul territorio. Si tratterebbe di progetti e interventi che non riguarderebbero solo lo stadio, ma una visione più generale considerando che la presenta australiana, a livello sportivo, sul nostro territorio è massicca. Basta pensare all’Hub sportivo di Gavirate affacciato sul lago. Qualcosa bolle in pentola.

Redazione

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