La maggior parte dei soldi che lo stato riceve in forma di tassa dalle varie lotterie è costituito dai giochi “coi numeri” come Lotto, Enalotto, Superenalotto, e via dicendo. Tutti giochi facilmente usufruibili dato che si possono giocare in tabaccheria. Se a questi giochi, che si sono evoluti con forme di vincita istantanea come il 10 e Lotto e altri, aggiungiamo le slot, ecco che il quadro diventa difficile e allarmante.

Le macchinette mangia soldi, perché è così che bisognerebbe chiamarle, sono da anni ormai presenti in tutta la provincia, presso bar e tabaccherie, e ottenere una licenza per averle è molto semplice. Queste slot hanno un payout che recentemente  è stato abbassato dal 75 al 67%, ciò significa che per ogni 100euro giocati se ne vincono 67, ovvero se ne persono 33. La perdita è quindi pari al 33% dell’importo giocato. Questo ovviamente nella media. E a tali macchinette, così come a lotterie e gratta e vinci, giocano sempre più minorenni. E questo è un dato certamente triste e scandaloso.

In tal caso è interessante la ricerca di BookmakerBonus.it, sito che ha sposato una politica di gioco responsabile e che compara i migliori siti di scommesse in Italia: in ambito sportsbook, sempre più persone scelgono l’online gaming, entrando nei parametri di responsible gaming ovvero gioco responsabile e avendo un payout più elevato, utilizzando siti di scommesse che sono autorizzati da Aams e che prevedono tantissimi blocchi e controlli, che nell’offline non esistono.

In questi siti di scommesse il payout, ovvero il ritorno teorico al giocatore in termini di denaro, è nettamente superiore ai giochi offline: parliamo di una percentuale che va dal 95 al 97%. Come detto ci sono molti blocchi, poiché innanzitutto per giocare online è necessario essere maggiorenni, e al momento della registrazione vanno inviati i propri dati verificati da un documento di identità che attesti la maggiore età dell’individuo. Ci sono poi altri blocchi già preimpostati o che si possono mettere: limiti di deposito, limiti di denaro giocato settimanalmente e via dicendo.

Alla luce di queste considerazioni, ci chiediamo come mai il governo italiano abbia deciso di punire l’online (che come abbiamo detto è molto più sicuro e controllabile, anche per prevenire eventuali riciclaggi di denaro in generale movimenti sospetti) per invece lasciare intatte e anzi favorire tutti i giochi offline, dove di controlli ce ne sono praticamente zero e dove si muovono un sacco di soldi.

Se vogliamo andare veramente incontro a un gioco responsabile, o responsible gaming come viene chiamato in Inghilterra, patria del gioco, dovremmo adottare soluzioni che sono state già attuate da molti paesi europei, su tutti proprio la Gran Bretagna. I giochi offline in conclusione andrebbero severamente limitati. Andare a Varese a fare colazione col proprio figlio o nipote in un bar e vedere gente che butta soldi nelle slot imprecando dà un senso di disagio e allo stesso tempo disgusto, così come entrare in un tabacchi e mettersi in coda per acquistare un bollo o un biglietto dell’autobus e dover aspettare che le persone davanti a noi diano i numeri del lotto o acquistino gratta e vinci ci fa diventare impazienti e nervosi, peraltro forse giustamente.

La nostra sensazione è che purtroppo lo stato italiano difficilmente prenderà provvedimenti in tal senso, poiché molti di questi prodotti sono proprio di Monopolio Statale, e pertanto fanno confluire miliardi di euro ogni anno nelle casse dello stato. Noi comunque vi invitiamo a giocare responsabilmente, nella speranza che qualcosa cambi.