Non smette ma di vincere la Virtus Bologna, con il nono successo che arriva dopo un supplementare a Trieste. Tra le inseguitrici cade l’Olimpia al PalaDozza contro la Fortitudo, segue Sassari che non ha nessun problema con Reggio Emilia. Nelle zone basse della classifica continua la risalita di Pistoia, che contro Cantù trova la seconda vittoria in fila dopo le numerose sconfitte iniziali. Ancora a secco Pesaro, che perde con Roma.

Banco di Sardegna Sassari – Grissin Bon Reggio Emilia 100-81
È precisa e concentrata la Dinamo Sassari che affronta in casa Reggio Emilia nell’anticipo della nona giornata di campionato. La squadra di Pozzecco comanda dall’inizio fino alla fine della partita, dominando offensivamente una Grissin Bon che era arrivata in Sardegna sulla scia di cinque vittorie consecutive, prima di affrontare le prime due della classifica, cioè la Virtus Bologna e appunto Sassari. I padroni di casa impostano il loro classico gioco interno, sfruttando fisico e abilità di giocatori come Bilan, McLean ed Evans, scaricando poi sul perimetro per tiri ad alta percentuale (9/20 da 3 punti, 45%). Reggio Emilia invece si affida alle iniziative delle sue guardie, ma è troppo poco precisa dall’arco (8/26, 30%) per provare ad impensierire Sassari. Per Sassari 20 di Evans, 19 di Pierre, 17 di Bilan, 14 di Vitali, 13 di McLean e Jerrels. Per Reggio 20 di Poeta, 15 di Upshaw, 13 di Johnson-Odom, 11 di Fontecchio.

Dolomiti Energia Trentino – Vanoli Basket Cremona 79-89
Seconda vittoria consecutiva per Cremona, che batte Trento e raggiunge proprio la squadra di Brienza, tra le altre, nel gruppone a quota 8 punti. La gara rimane estremamente equilibrata per i primi tre quarti, anche grazie ad uno straordinario Alessandro Gentile. L’ex Milano, come annunciato dal GM di Trento Trainotti, è riuscito a sopperire all’assenza di Aaron Craft, svolgendo compiti di playmaking, oltre ad essere la prima opzione offensiva per i suoi. Cremona deve ringraziare ancora Ethan Happ, un po’ meno preciso al tiro rispetto al suo esordio ma comunque determinante, ma soprattutto Vojislav Stojanovic. Il giocatore serbo, un po’ appannato in questo inizio di campionato, si rivela decisivo nell’ultimo quarto, con Cremona che supera in volata i padroni di casa. Per Trento 25 di Gentile, 16 di Blackmon e Knox, 13 di Kelly. Per Cremona 16 di Mathews, 14 di Happ, Stojanovic e Akele, 13 di Saunders.

De Longhi Treviso – Germani Basket Brescia 72-68
Bella vittoria interna di Treviso che conferma il buono stato di forma, si ferma Brescia dopo il successo casalingo contro Varese di domenica scorsa. Treviso parte meglio nel primo tempo, costruendo buone trame interne grazie alla presenza vicino a canestro di Isaac Fotu, mentre Brescia fa fatica a far girare palla e questo si riflette anche nella bassa % da oltre l’arco (6/23, 26%). Nel secondo tempo Brescia mette in mostra alcune delle sue individualità più brillanti, come Horton o Abass, ma Treviso riesce a resistere, anche perché la coppia di guardie formata di Nikolic e Logan commette pochi, pochissimi errori. Per Treviso 23 di Fotu, 16 di Nikolic e 15 di Logan. Per Brescia 18 di Horton, 11 di Abass e 10 di Laquintana.

Pallacanestro Trieste – Segafredo Virtus Bologna 85-89
Sembra non voler finire mai la striscia di imbattibilità della Virtus, che conquista il supplementare nei minuti finali per poi debellare Trieste. Anche la Varese di Banks e Dunston nel 2012 aveva cominciato con 9 vittorie consecutive, e come quella squadra anche questa Bologna sembra sempre trovare un modo diverso per vincere. Questa volta sono stati i due lunghi, Hunter e Gamble, a fare la differenza con Trieste. 43 punti e 57 di valutazione in due, Hunter e Gamble hanno anche trascorso qualche minuto insieme sul parquet, e la loro presenza sia in attacco che in difesa è stata fondamentale per la Virtus. Trieste viaggia sulle buone % dall’arco (10/23, 44%) e sulla fisicità del solito DeQuan Jones, ma nel supplementare si sente la mancanza di un vero leader offensivo in grado di prendersi le responsabilità necessarie. Per Trieste 20 di Elmore, 16 di Cavaliero e 15 di Jones. Per la Virtus 24 di Teodosic, 17 di Gamble, 16 di Hunter e 12 di Gaines.

Pompea Fortitudo Bologna – AX Armani Exchange Milano 85-80 (FOTO DI VALENTINO ORSINI/FORTITUDO PALLACANESTRO BOLOGNA)
Torna a perdere in campionato Milano, sconfitta da una Fortitudo che si dimostra squadra da temere quando prova a difendere le mura del PalaDozza. La squadra di Martino lancia un segnale molto forte nel primo tempo, andando negli spogliatoi sopra di 14 punti con una grande prova difensiva, bloccando molto bene le iniziative di Sergio Rodriguez (ottima la gara di Matteo Fantinelli contro di lui), con il solo Nedovic in grado di costruire qualcosa per l’Olimpia. Nel secondo tempo gli uomini di Messina provano a rimontare, e in attacco torna un buon ritmo per Milano, ma è la difesa a mancare, specialmente contro Henry Sims, lasciato troppo spesso libero di mettere importantissimi punti a referto. Per Bologna 17 di Sims, 16 di Robertson, 13 di Aradori, 11 di Fantinelli. Per Milano 23 di Nedovic, 14 di Brooks, 12 di Roll.

OriOra Pistoia – Acqua S.Bernardo Cantù 77-69
Seconda vittoria consecutiva con Pistoia, che stacca Pesaro, raggiunge Trieste in classifica e prova a respirare. La squadra di Carrea, potendo contare su tutto l’organico a disposizione, sembra aver trovato un equilibrio che nelle prime settimane mancava. Pistoia mantiene la sua identità di squadra che gioca con ritmi alti e molti tiri da tre punti, ma l’accoppiata Johnson-Brandt garantisce una solidità difensiva fino a quel momento impossibile, come dimostra la gara con Cantù. La squadra di Pancotto vive sulle iniziative dei singoli (solo 7 assist complessivi) e quando Wes Clark non trova il canestro l’attacco ristagna. Pistoia domina il terzo quarto e resiste nell’ultimo, ringraziando i canestri del duo leader offensivo Terran Petteway. Per Pistoia 21 di Petteway, 13 di Landi, 11 di Dowdell, 10 di Johnson, Salumu e Brandt. Per Cantù 21 di Clark, 19 di Burnell e 18 di Young.

Virtus Roma – Carpegna Prosciutto Basket Pesaro 92-83
Si mantiene nella parte alta della classifica la Virtus Roma, che disputa una buona gara e sconfigge una Pesaro che rimane a secco all’ultimo posto in classifica, ormai a quattro lunghezze da Pistoia e Trieste. Roma rimane in vantaggio per praticamente tutta la gara, con l’ingresso di Jefferson dalla panchina che è riuscito a dare maggiore pericolosità offensiva al secondo quintetto della Virtus. Pesaro deve rinunciare al suo lungo Clint Chapman, uscito dopo pochi minuti per infortunio, e allora si affida ancora di più al classe 2000 Paul Eboua, che risponde alla grande con una prova da 15 punti e 10 rimbalzi, e alla coppia di guardie formata da Pusica e Barford. Ma non basta, con Roma che vince sfruttando la superiorità fisica, con 19 rimbalzi offensivi conquistati. Per Roma 20 di Dyson e Kyzlink, 15 di Buford, 13 di Jefferson, 12 di Alibegovic e 10 di Pini. Per Pesaro 23 di Barford, 15 di Eboua e Thomas, 11 di Pusica.

Marco Mastrorilli

LA VITTORIA DELLA PALLACANESTRO VARESE
RISULTATI E CLASSIFICA