Oramai la rabbia, il dispiacere e la delusione sono alle spalle. Gianpietro Zecchin è sereno, anche se sa di aver sprecato una chance, quella che avrebbe potuto cambiare la pelle al Varese. “E’ il momento di archiviare il rimpianto – esordisce -. Oramai dobbiamo già pensare al nuovo corso, al futuro”.
Quale è il tuo bilancio sulla stagione appena conclusa?
“Assolutamente positivo, per poco non siamo andati ai playoff. Ce li siamo giocati fino all’ultima giornata e questo di per sé è un grande risultato. A inizio campionato ci avrei messo la firma, e come me molti altri. Chiaro che dispiace non averli centrati perché praticamente ci siamo stati dentro per tutto l’anno e ci sono sfuggiti all’ultima stagione. Quest’annata non è andata come le scorse, ma abbiamo comunque disputato un grande campionato. C’è rammarico, bisogna prenderne atto e andare avanti perché oramai è ora di voltare pagina. Ci si sta male un giorno, due, poi basta, non possiamo piangerci addosso fino a quando ci ritroveremo per il ritiro. Dobbiamo guardare avanti. Non siamo né retrocessi, né abbiamo rischiato, dunque dobbiamo essere contenti”.
Con la maglia del Varese hai vissuto tante belle vittorie, ma anche amare sconfitte: la finale playoff lo scorso anno, la semifinale l’anno prima e poi quella a Brescia che è costata i playoff. Quale ha fatto più male?
“Quella dello scorso anno con la Sampdoria. La sconfitta ad un passo dal sogno è quella che ci ha ferito di più, ma anche da lì siamo riusciti a ripartire e a credere in un nuovo sogno, quindi dobbiamo farlo anche il prossimo anno. Peccato che qualcuno interpreti queste sconfitte in modo sbagliato. Sentendo le voci della piazza, il primo anno di playoff per la Serie A non volevamo la promozione, la stessa cosa lo scorso anno. Un pensiero del tutto sbagliato: la nostra ambizione come calciatori è quella di raggiungere il massimo, quindi trovo inconcepibile che si possano pensare cosa del genere, soprattutto se non è così. Quindi i primi ad essere dispiaciuti per come è andata quest’anno siamo noi che siamo i primi ad aver perso un chance che ci avrebbe cambiato la vita”.
Hai ancora un anno di contratto, resterai a Varese?
“Qui sto bene, mi sono ambientato e ho trovato il mio equilibrio e la mia tranquillità. Nn ho sentito alcuna voce di mercato sul mio conto quindi penso proprio di continuare ad indossare questa maglia”.
Elisa Cascioli