Domenica alle ore 19 l’anno della Pallacanestro Varese inizierà a Treviso. La sfida sarà la prima del 2020 ma l’ultima del girone d’andata. Il ritorno comincerà già domenica prossima con la trasferta in casa di Sassari dell’ex Pozzecco (salto a due alle 18.30).
Il cammino verso le Final Eight di Coppa Italia, il cui tabellone sarà definito al termine di tutte le partite di domenica, è davvero complicato per i biancorossi che hanno 14 punti in classifica così come Reggio Emilia, Trento, Cantù e Roma (i capitolini osservano un turno di riposo). Per agguantare uno dei primi 8 posti utili per un pass per i quarti di Coppa Italia serve una vittoria in trasferta che manca dal 29 settembre e una serie di risultati favorevoli a Ferrero e compagni.
“L’ultima giornata del girone di andata ci porta a Treviso per affrontare la Dè Longhi, una squadra profonda e completa che ha confermato in toto il nucleo di italiani reduce dalla promozione dalla A2 lo scorso anno oltre ad un giocatore straordinario come David Logan, un vero campione capace di essere pericoloso non solo con iniziative personali ma anche in favore dei compagni – spiega Alberto Seravalli, assistente allenatore di coach Attilio Caja -. Imbrò, Uglietti, Tessitori, Severini, Chillo ed Alviti sono la spina dorsale di una formazione ben allenata che ha aggiunto stranieri di grande valore come Nikolic, proveniente dal Partizan Belgrado, Fotu, Cooke e Parks, quest’ultimo che, in Italia, ha già vestito le maglie di Capo d’Orlando e Trieste”.
Che squadra è Treviso? “Treviso è una squadra che fa del gioco corale in attacco e della durezza difensiva il proprio punto forte in un campo caldo e di grande tradizione come il Palaverde; dopo tre sconfitte consecutive vorranno sicuramente reagire con grande impatto fisico ed emotivo, sfruttando i tanti giocatori giocatori del proprio roster che possono essere pericolosi. Dal canto nostro, affrontiamo questa partita con l’obiettivo di fare un ulteriore passo in avanti per quel che riguarda la nostra crescita, soprattutto a livello mentale e di aggressività, per essere pronti a giocare e a vincere una partita in trasferta su un campo difficile e contro un’ottima squadra. Vogliamo partire dalla nostra solidità difensiva, rendendola ancora più dura ed impenetrabile rispetto alle ultime partite, in modo da poter esprimere in attacco quello che è il nostro gioco in velocità coinvolgendo tutti i giocatori in campo“.
Redazione