Giornata travagliata e piena di notizie in casa Coelsanus Varese. Prima l’addio dell’ormai ex capitano Rosignoli (in serata dovrebbe scaturire il nome del nuovo capitano gialloblu), poi l’esonero di coach Cecco Vescovi che ha incassato la fiducia sotto Natale per poi venir allontanato dopo la prima gara del 2020 e, infine, l’arrivo di Garbosi come nuovo allenatore che, al tempo stesso, manterrà l’incarico anche di d.s. gialloblu.
Corsi e ricorsi storici: per Garbosi è un ritorno come capo allenatore sulla panchina roburina dato che venne scelto nell’estate 2010 per guidare la allora ABC Utensili con cui vinse una Coppa Italia di B e raggiunse la semifinale playoff, ma fu esonerato proprio in questi stessi giorni nel gennaio 2012 (allora si dimise anche il vice Baroggi e arrivò coach Paolo Piazza con un giovane Andrea Tavian promosso a vice). Stiamo parlando di storia, l’attualità vede una Robur in coabitazione all’ultimo posto in classifica in una situazione abbastanza critica e che ha come primo obiettivo attuale di centrale la salvezza.
“Preferisco non commentare il motivo che mi porta ad essere l’allenatore della Robur visto anche l’ottimo rapporto che ho con Vescovi – afferma Garbosi – Diciamo che questa situazione si è creata perchè all’interno della squadra manca la serenità in quanto, purtroppo, i risultati non arrivano”.
Intanto vi siete separati anche da Rosignoli.
“E’ una conseguenza dopo l’intervento del Presidente Corti a seguire l’ultima gara interna del 2019 persa con Crema dove tutti i giocatori sono stati messi in discussione. L’addio di Rosignoli è dovuto, più che altro, al fatto che con Allegretti e Gatti sotto canestro, il minutaggio a disposizione di Davide è calato e penso che a 31 anni un giocatore voglia spazio e minuti. E’ una scelta di cui sono enormemente dispiaciuto”.
Vado in controtendenza. Vi separate dall’unico pivot di ruolo in una squadra che ha bisogno di più presenza difensiva in area e di un centro che chiuda l’area e registri la difesa rispetto a una batteria di esterni in netto sovrannumero.
“Siamo già una squadra con un’età media alta e, pertanto, non troppo veloce sul parquet. Se inserissimo un pivot stanziale, saremmo ancora meno reattivi. Poi Gatti e Allegretti sono due giocatori che possono tranquillamente giocare da centro in serie B. Ci stiamo guardando in giro per vedere se sul mercato c’è libera un’ala che possa giocare sia in posizione di ala piccola che di ala forte, ma al momento non c’è nessuno”.
La strada è lunga, la risalita va fatta un passo alla volta. A iniziare da questo sabato, in casa contro la seconda forza Padova.

Matteo Gallo