Un girone d’andata davvero favoloso ha alzato le aspettative nei confronti del Verbano che dalla ripresa del campionato ha decisamente rallentato la marcia. Zero vittorie, tre sconfitte e due pareggi, un bottino che ha stupito in negativo, ma che non ha sconvolto l’ambiente rossonero.
“Siamo una squadra molto giovane, costruita per mantenere categoria e prendersi soddisfazioni – chiarisce Celestini -. Dopo 20 giornate eravamo secondi a un punto dalla candidata a stravincere. Adesso tentiamo una rincorsa ad una squadra, a differenza nostra, costruito con l’idea di vincere. Il girone d’andata è stato tutto fantastico, abbiamo messo i tasselli giusto. Nel girone di ritorno hanno pesato gli infortuni – prosegue il mister del Verbano – e anche le squalifiche. Abbiamo la difesa in costante emergenza e dietro, senza giocatori di ruolo, siamo andati in sofferenza”.

Per Celestini “Non vanno analizzate solo ultime cinque partite in cui abbiamo fatto malissimo, io analizzo tutto l’insieme, i 18 punti di media e penso alle partite che mancano per arrivare più in alto possibile”. I sogni di gloria non sono dunque accantonati? “Ovvio che, come tutti, il campionato vorremmo vincerlo, ma non ne siamo in grado come lo hanno fatto Fanfulla e Varese nelle annata passate o la stessa Castellanzese che, un anno fa, aveva un margine incredibile. Lo scorso anno, poi, c’erano già tre retrocesse, quest’anno è molto più equilibrato e tutte quelle in fondo possono ancora salvarsi. Noi ci siamo presi il lusso di poter perdere anche qualche partita senza conseguenze catastrofiche”.

Celestini però, ammette le difficoltà: “Soffriamo molto e questo provoca un appannamento generale anche davanti, tiriamo in porta e non segnamo. Anche se gli episodi non ci hanno aiutato: con l’Accademia Pavese è stato  annullato un gol regolare ad Oldrini, idem con l’Ardor Lazzate e la partita poteva cambiare. Non recrimino le decisioni, ma senza episodi negativi potevano guadagnare qualche punto in più”.

Fare così bene nella prima parte del campionato è stata un arma a doppio taglio? “La squadra è stata costruita per battere la più forte… e invece ci siamo ritrovati ad essere noi i più forti. Ce la siamo goduta e adesso viviamo senza patemi. L’obiettivo di oggi è di far fare esperienza ai più giovani e il meglio possibile per centrare i playoff, per noi sarebbe tanta roba”.

Nessuna delusione allora? “Assolutamente no, abbiamo accumulato un vantaggio di 15 punti su squadre come Varesina e Ardor Lazzate con rose molto dispendiose. Queste stanno deludendo, non di certo noi che il campionato non dovevamo vincerlo e non abbiamo speso quei soldi. Chi doveva ammazzare il campionato ha fallito l’obiettivo. Vincendo col busto saremmo andati noi 4 punti sopra; adesso ci ritroviamo sotto. Ci siamo divertiti, siamo rimasti per 11 giornate davanti a chi doveva essere primo. Altro che delusi, siamo contenti. Noi giochiamo tranquillamente, dobbiamo essere bravi a venir fuori dalla difficoltà, far quadrato e mantenerci nelle prime cinque posizioni”.

Elisa Cascioli