È stato capocannoniere dei Mastini nonché dell’intera prima fase del campionato con ben 49 punti all’attivo in 19 partite disputate (15 gol e 34 assist) e nel Master Round, anche se sta lasciando lo scettro dei più prolifici a Tedesco e Marcello Borghi, sta dando un ottimo contributo all’attacco giallonero. L’identikit tracciato è quello di Domenico Perna, italo-canadese classe 1977 alla sua seconda stagione sotto al Sacro Monte.

A 43 anni appena compiuti sei ancora tra i migliori attaccanti dell’intero torneo. Qual è il segreto?
“Amo questo sport e mi diverto come un bambino. Con gli anni ho imparato a giocare in modo più intelligente, dosando le forze e capendo prima le situazioni. Inoltre, aspetto fondamentale alla mia età ma non solo, curo molto il mio fisico e so gestirlo. Mi piacerebbe giocare almeno per un’altra stagione ad alti livelli”.

Hai già pensato a che cosa ti piacerebbe fare in futuro?
“In Canada mi sono già sperimentato in veste di allenatore non tanto di squadre, quanto individuale o di piccoli gruppi. Anche quest’anno, al termine della nostra stagione, tornerò a casa e sicuramente riprenderò l’attività. Allenare mi piace e mi vedo nei panni di coach”.

Ti manca il Canada?
“Sono in Italia da tanti anni, per me è una seconda casa e adoro la vita europea. Grazie all’hockey ho potuto giocare in molti Paesi e sono maturato come atleta e come uomo. Del Canada non mi manca di certo il clima, davvero rigido rispetto a qui, mentre sento nostalgia degli amici e della mia famiglia”.

Passiamo al presente. Domani sarete a Pergine, sabato arriverà la Valpeagle e poi scatteranno i playoff. Varese come ci arriva?
“La società ha fatto un gran lavoro: in due anni abbiamo riacceso l’entusiasmo e la passione in città e questa è una bellissima vittoria per tutti. Ora arriva il bello e noi ci crediamo, sperando di poter contare sempre su tutta la rosa. Ultimamente, invece, l’influenza, gli impegni di lavoro e qualche infortunio ci hanno limitati. Adesso è giunto il momento di dare tutti il massimo e siamo pronti”.

Che cosa serve per arrivare fino in fondo?
“Merano è favorito, ma non è poi così distante da noi. Per arrivare a confrontarci ancora con le Aquile dovremo passare da sfide altrettanto dure, a cominciare da quella dei quarti di finale. Nei playoff non si deve dare per scontato nulla, il gioco è più fisico, si torna in pista ogni due giorni e non ci si può permettere di sbagliare. Inizia proprio un’altra stagione”.

Quanto a te, ti sei posto un obiettivo di punti?
“Non divento matto per questo tipo di statistiche e preferisco che a vincere sia la squadra. Rispetto alla prima parte di stagione, sto segnando un po’ meno ma ci stanno pensando i miei compagni a fare in modo che il nostro sia uno dei migliori attacchi in assoluto”.

Laura Paganini