Con il calcio giocato ancora fermo, almeno fino a domenica 8 marzo compresa, Ronni Simoni, da questa stagione allenatore della sorprendente Malnatese, formazione neo promossa e in piena corsa per un posto play-off, fa il punto della situazione in casa bianconera.

Avete ripreso ad allenarvi?
“Abbiamo ripreso martedì con molto entusiasmo e voglia di ritornare sul campo. Proseguiremo con l’allenamento di giovedì e stiamo valutando la possibilità di fare una sgambata tra di noi tra sabato e domenica per non perdere il ritmo partita”.

Come ha gestito la settimana passata dal punto di vista degli allenamenti?
“Ci siamo ritrovati fuori dal nostro impianto sportivo e ci siamo allenamenti all’aperto lavorando unicamente sull’aspetto atletico”.

Come sta la sua è squadra?
“In questa stagione, con la presenza nel nostro staff del preparatore atletico Mariano Perna, stiamo lavorando molto sull’aspetto fisico e la pausa forzata ci ha sicuramente fatto perdere un po’ di smalto. Questa settimana lavoreremo molto dal punto di vista della condizione atletica”.

Qual è il bilancio parziale di questa stagione?
“Il bilancio è senz’altro soddisfacente. Essendo una neo promossa, la società a inizio stagione ci ha chiesto il mantenimento della categoria, obiettivo che abbiamo centrato con largo anticipo. Adesso, sempre con la stessa umiltà e motivazione che ci ha accompagnato finora, vogliamo provare a conquistare un posto nella griglia play-off”.

All’inizio della stagione avete fatto molti risultati positivi nelle partite fuori casa e perso più di un incontro davanti al vostro pubblico, che spiegazione si è dato?
“All’inizio del campionato facevamo molta fatica a mantenere il possesso palla e sul nostro campo, che è molto grande, questo aspetto ci penalizzava. Al contrario, in trasferta su campi più piccoli riuscivamo a esprimerci meglio, potendo giocare un calcio più adatto alle nostre caratteristiche”.

Nel girone di ritorno vi siete distinti per un ottimo ruolino di marcia nel quale spiccano i pochi gol presi. Questo dato rispecchia il suo credo calcistico?
“Personalmente preferisco fare 0-0 e non 4-4. Se non prendi gol, un punto lo fai sempre. In questi mesi di allenamento ho fatto capire ai ragazzi che, per le nostre caratteristiche e non avendo in rosa un bomber capace di darci un riferimento offensivo, dovevamo puntare su un attenta fase difensiva, e a questo aspetto abbiamo dedicato molto tempo. Al lavoro svolto sul campo dal punto di vista tattico si aggiunge anche il percorso di crescita individuale di alcuni giocatori, in particolare di chi non aveva mai affrontato la categoria. In questi mesi abbiamo acquisito consapevolezza e fiducia in noi stessi e ora i ragazzi sanno di potersela giocare”.

Oltre la fase difensiva, può dirci qualche altro punto di forza della sua squadra?
“Sono molto orgoglioso di questa squadra, che è composta da ragazzi seri e umili, molto motivati e con un forte senso di appartenenza. Ecco, questi ingredienti sono il nostro punto di forza più importante. La frequenza agli allenamenti è alta, alla domenica riesco quasi sempre ad avere 20 giocatori in rosa e chi non è convocato segue la squadra in tribuna. Questa squadra mi dà emozioni e la partecipazione dei ragazzi mi gratifica moltissimo. Ora dobbiamo essere bravi a rimanere umili e continuare per la nostra strada”.

Marco Gasparotto