Il Coronavirus ferma tutti i gironi di Serie D, compreso il girone A. La Caronnese, dunque, che sta vivendo un periodo molto delicato, data anche la scomparsa del presidente Augusto Reina di due settimane fa, domenica non sarà ospite della Fezzanese. Se fino a ieri la Caronnese era sicura di scendere in terra toscana, ora è sicura che starà a casa, dato il comunicato appena diramato. Il direttore sportivo Raffaele Ferrara ci ha raccontato il clima surreale in cui sta vivendo la Prima Squadra.

Che giorni sono questi per la Caronnese?
“La situazione è sicuramente particolare, non tanto dal punto di vista calcistico, ma per quello che stiamo vivendo. Da una parte non abbiamo giocato due partite e non giocheremo nemmeno domenica né mercoledì per l’emergenza del Coronavirus, dall’altra parte due settimane fa abbiamo perso il nostro presidente. Sotto il profilo morale e umano non è certo un bel periodo”.

Cosa ne pensa delle misure restrittive nello sport messe in atto dal Governo per arginare il Coronavirus?
“In questa situazione è difficile dire se è giusto o sbagliato, o si è competenti o forse è meglio non dire nulla. Se in futuro si giocherà a porte chiuse, a malincuore, dico che è giusto, perché è una prevenzione di tutti i cittadini, non solo i tifosi, perché riguarda tutto lo sport”.

Domenica dovevate andare in Toscana, ma da oggi tutto è cambiato.
“Consideriamo che noi siamo l’unica squadra lombarda nel girone A, e tutti sanno che la Lombardia ha la più alta percentuale di contagi. Fino a ieri potevamo andare, a oggi tutto è cambiato”.

Calcisticamente, che momento è per la Caronnese?
“Sotto il profilo calcistico, la squadra si è sempre comportata bene mettendoci il massimo impegno. La settimana sta procedendo molto bene”.

Che ricordo ha del presidente Augusto Reina?
“Sono arrivato quest’anno e purtroppo l’ho visto solo tre volte ad agosto prima che si ammalasse. Quello che ha fatto a livello imprenditoriale è stato eccezionale, e altrettanto quello che ha fatto per la Caronnese, dove è stato presidente per oltre 20 anni dando una certa continuità. Ci metteva passione e competenza, era una persona eccezionale sotto tutti i punti di vista”.

Silvia Galli