Tra i lavori più difficili di questo 2020, troviamo certamente sul podio quello di dirigente sportivo. Ne sa qualcosa il nostro ottimo Andrea Conti che è stato sotto pressione su più fronti nello scorso caldo febbraio pur non giocando nemmeno una partita ufficiale. Fronte che è diventato anche casalingo con la nascita della terza figlia Elisa, nata in questi giorni. Ora Andrea deve dirci se punta a creare una squadra di basket tutta al femminile o se non si fermerà fino all’arrivo di un erede maschio!
“Diciamo che per adesso mi fermo! – l’incipit sorridente del gm varesino – Come in tutte le cose bisogna vedere quali saranno le loro scelte e cosa le renderà felici. Però, devo confessare che mia moglie ha un passato da pallavolista e la mia figlia più grande la vedo già un po’ indirizzata in quella direzione”.

Bisogna fare i complimenti per come vi siete mossi sul mercato per la rapidissima firma di Toney Douglas. Lui è un giocatore che ha veramente un quid in più.
“Questi complimenti voglio dividerli con gli altri membri della società, però. Quando ci sono questi movimenti, si tratta sempre di un lavoro di equipe e di condivisione dei profili che si cercano. Speriamo Douglas possa darci veramente qualcosa in più e questo ce lo dirà solo il campo. Siamo stati bravi e fortunati nel chiudere questa trattativa in brevissimo tempo. Anche a livello economico posso dire che è stato un gran colpo, diciamo un cambio quasi alla pari con Clark. Direi che dopo tutto quello che ci è successo siamo anche un po’ in credito con la fortuna: è stato un anno fin qui travagliato fuori dal campo mentre dal punto di vista sportivo siamo in linea coi nostri obiettivi”.

Penso non sia nemmeno facile gestire una situazione di questo genere dove è più di un mese che non si gioca e c’è una grossa incognita chiamata Coronavirus a pendere sulle vostre teste.
“E si ripartirà a porte chiuse. Il Presidente del Consiglio ha chiesto di giocare 1 mese a porte chiuse visto che il problema sanitario rischia di essere devastante. Ovunque tu vada si percepisce uno stato di tensione: sono stato a Cremona in questi giorni e vi dico che di problemi ne ho visti veramente tanti. Spero solo che tutti, Governo e Istituzioni, possano dare concretamente una mano al sistema sportivo perchè facendo così si va in difficoltà. Oltre ai problemi generali del nostro basket, qui andremmo ad aggiungere, nel nostro caso specifico, la perdita di quattro incassi di cui almeno due belli pesanti come quelli contro Milano e, se guadiamo al 9 aprile, Cantù”.

Nella vicina Svizzera hanno deciso di fermare i playoff di hockey su ghiaccio che, ricordiamolo, è sport nazionale da loro piuttosto che giocare queste gare a porte chiuse. Qui, invece non c’è chiarezza. Non sei d’accordo che sarebbe meglio anche qui sospendere tutto fino a nuove decisioni? Magari accorciando poi i playoff?
“Penso che il giochino di continuare ad andare sui media dicendo sì/no oppure tra una settimana non aiuta di certo. Dico una cosa: fermiamoci. Quando sarà stato raggiunto il picco di questa epidemia e inizierà la fase discendente, allora sarà il momento di riunirsi e vedere se disputare i playoff al meglio delle 3 gare o quale altra soluzione sarà la migliore. Purtroppo, viviamo un momento in cui nessuno osa prendere la responsabilità di dire: fermi tutti. Nelle scelte fatte finora vedo tanta illogicità”.

Tornando a Clark, è stata una scelta con un lato umano eccezionale che evidenzia come abbiate capito anche l’aspetto emotivo della vicenda.
“Penso che il post su Instagram di Clark riassuma l’aspetto umano di una persona che ha sempre dato il massimo qui a Varese. Ritengo che quando una persona giunge a chiederti determinate cose, bisogna fermarsi a riflettere. Alle volte ci sono aspetti della vita che vanno oltre il semplice giocare a basket, vanno oltre il giocatore. Non mi è sembrato utile cercare di trattenerlo contro la sua volontà così abbiamo trovato una soluzione consensuale. Onestamente come società non ce la saremmo sentita di forzare la mano con lui che è sempre stato correttissimo con noi”.

Matteo Gallo