Il Gorla Maggiore ha ripreso ad allenarsi e l’ha fatto dopo dieci giorni mercoledì sera a porte chiuse e rispettando tutte le regole previste dai decreti in vigore. Capitano e da una vita a Gorla Maggiore, con sguardo lucido e acuto Antonio Ippolito fa il punto sulla sua squadra e in generale sulla situazione che si sta vivendo in questi ultimi giorni. “La mia ragazza è dottoressa e penso che l’allarmismo diffuso sia fondato fino ad un certo punto. Ciò che preoccupa di più è il rischio di collasso sanitario qualora il Coronavirus si spargesse davvero a macchia d’olio; si deve stare attenti al contagio perchè la trasmissione è molto veloce, ma il virus per la maggior parte delle persone non è mortale”.

Mercoledì avete ripreso ad allenarvi. Com’è andata? Cosa avete fatto?
“La società Gorla Maggiore è stata bravissima ad organizzare gli spazi dandoci a disposizione più di uno spogliatoio, fornendoci dei guanti, facendo in modo che ognuno di noi avesse un bicchiere personale e affiggendo vari cartelli con le norme da seguire. Detto questo, abbiamo ricominciato a lavorare in un clima veramente surreale: a seguirci c’era soltanto lo staff tecnico e nemmeno un dirigente, come di solito avviene, e ci siamo allenati a piccoli gruppi per evitare troppi contatti. Ci siamo soffermati, dunque, più sulla parte atletica che su quella tecnica e non abbiamo disputato la solita partitella. Abbiamo fatto così e, se le disposizioni non cambiano, continueremo su questa linea anche settimana prossima”.

Nei dieci giorni di stop, ti sei mantenuto in forma lo stesso?
“Ognuno di noi aveva un programma da seguire e quotidianamente doveva dare comunicazione al mister su ciò che aveva fatto. Personalmente sono andato a correre per strada, ma l’ho trovato molto noioso. Tornare a toccare il pallone e ad assaporare almeno un po’ l’aria che si respira durante gli allenamenti dopo vari giorni è stato molto bello. Ma per ora va così e dobbiamo vivere alla giornata sperando che presto tutto si sistemi”.

Parlando del campionato, siete penultimi con 16 punti e state rincorrendo la possibilità di giocare i playout.
“Siamo una neopromossa e abbiamo pagato lo scotto di aver subito parecchi infortuni e altrettante defezioni, soprattutto tra i giovani, e di aver accusato il salto di categoria. Purtroppo ultimamente i risultati non sono arrivati e l’abitudine a non vincere si è instillata in noi. Penso che più che un problema tecnico, la nostra sia una questione mentale. Entriamo sempre in campo bene, concentrati e decisi, ma quando prendiamo gol ci abbattiamo e non reagiamo. Come capitano cerco di infondere fiducia, ma non è facile”.

Inoltre, avete cambiato più volte la guida tecnica. 
“A Contaldo si è succeduto Polizzotto ma solo per pochissimi giorni; poi è arrivato Papis che ci ha guidato per qualche settimana e, infine, è tornato mister Contaldo. Non è stato semplice per noi, ma abbiamo sempre cercato di dare il massimo e di invertire la rotta. E non è ancora detta l’ultima parola…”.

Questa pausa lunga, infatti, potrebbe portare a qualcosa di positivo.
“Ne sono sicuro. Fermarsi per così tanto tempo non è mai bello ma alla ripresa tutto potrà essere diverso da come l’avevamo lasciato. Ci sono ancora 9 partite da disputare e con 27 punti a disposizione non possiamo darci già per vinti. Sono convinto che possiamo rientrare in gioco e puntare a riprendere il treno dei playout”.

Per quanto ti riguarda, che stagione stai vivendo?
“Avevo già giocato in Promozione quando avevo vent’anni o poco più e non vedo grossissime differenze tecniche con la Prima Categoria. In Promozione le squadre sono più solide e organizzate, mentre in Prima Categoria vale ancora molto lo spunto individuale e l’estro del singolo. Mi ritengo soddisfatto di quello che ho fatto finora e penso di poterci stare in questa categoria. Ho segnato 8 gol e mi piacerebbe arrivare in doppia cifra per trascinare il Gorla Maggiore verso la salvezza o almeno la quota playout. Mi dispiace tantissimo vederci in quella posizione in classifica e vorrei solo il meglio per questa società e questo ambiente”.

Laura Paganini