Tutto lo sport “ammazzato” dal coronavirus. In una situazione che giorno dopo giorno si fa sempre più pesante passando rapidamente da epidemia a pandemia, le “piccole” vicende legate allo sport fanno quasi tenerezza. Tuttavia è pur vero che migliaia e migliaia di persone sono impegnate nello sport e, nello specifico, nella pallacanestro vivono, lavorano, mettono passione e amano.
A queste “millemila” anime l’emergenza coronavirus ha cambiato la vita e sconvolto, anzi, desertificato l’orizzonte. Ad alcune di loro, protagoniste nel basket, abbiamo girato tre domande. Il primo a rispondere è Claudio Grassi, coach di Saronno di C Gold

Se la stagione si chiudesse adesso senza più scendere in campo, come reagiresti?
“L’ipotesi di considerare mai nata la stagione 2019-2020 comincia a circolare con una certa insistenza e mi sembra stia prendendo sempre più forza. Dovesse verificarsi sul serio ne sarei davvero spiaciuto, ma trattandosi di cause di forza maggiore relativa a questa devastante situazione d’emergenza, una decisione così drastica andrebbe accettata senza se e senza ma”. 

Secondo te ci sono i tempi per chiudere regolarmente il campionato?
“Non credo proprio ci siano i tempi adeguati, a meno di non volere forzare le tappe organizzando più recuperi settimanali e sottoponendo quasi tutti i club ad un tour de force pazzesco e i giocatori a importanti sacrifici. Sottolineo il “quasi” perchè alcune società, che sono in regime praticamente professionistico, avendo maggiori possibilità di allenarsi potrebbero affrontare la questione con minori problemi”.

Cosa cambieresti nella formula?
“Premessa doverosa: ogni proposta è meritevole di attenzione, ma oggettivamente, vista la situazione, stiamo comunque parlando di toppe che lasceranno intravedere il buco e certamente finiranno per scontentare qualcuno. Detto questo, qualora l’attività dovesse mai riprendere, le mie proposte, in linea con quelle espresse da un folto gruppo di allenatori dei giorni Est e Ovest, sono le seguenti: tenere buona la classifica alla fine del girone d’andata, azzerare totalmente i girone di ritorno e iniziare subito i playoff e i playout. Tutto ciò ovviamente dipenderà dalla data di un’eventuale ripresa perchè, ribadisco, se si dovesse andare troppo in là col calendario non rimarrebbe altro che chiudere la stagione come se non avessimo mai giocato. Ipotesi triste, ma possibile e forse piuttosto vicina”.

Massimo Turconi 

BASKET BUSTO