L’incertezza crescente sui tempi di uscita da questa situazione di quarantena e di stallo totale legati al coronavirus, stanno facendo nascere considerazioni sempre più drastiche all’interno della LBA. Stando a quanto emerso nelle ultime ore ci sarebbe la possibilità sempre più forte di vedere il campionato chiuso definitivamente per questa stagione, senza alcun tipo di verdetto.Un’ipotesi che parrebbe avvalorata da almeno la metà dei club di Serie A1, anche se per ora la Lega si è riservata qualche giorno di tempo per approfondire la questione in vista di una decisione cruciale come questa.

In riferimento alla situazione, Giancarlo Ferrero, capitano della pallacanestro Varese, racconta in esclusiva come, anche per i giocatori, sia un momento di assoluta incertezza.
Cosa ne pensa delle ultime voci in merito ad una possibile chiusura del campionato senza verdetto alcuno?
Sto leggendo anche io queste notizie. E’ difficile commentare perché sono decisioni veramente difficili da prendere, ed è complicato in questi casi così nuovi, a fronte di uno scenario inaspettato, prendere decisioni coraggiose. Purtroppo questo virus ha dato dei grossi problemi in tutti i settori, dalla salute in primis, allo sport ed in particolare alla pallacanestro, da noi come in NBA. La cosa paradossale in questo momento è la volatilità con cui si susseguono le notizie, ciò che è stato detto ieri oggi non vale più. Mi viene difficile pensare se sia giusto o no. Sicuramente c’è grande voglia da parte di tutti di tornare al proprio lavoro, ma in questo momento la salute viene prima di tutto, quindi preferisco non commentare perché immagino quanto sia già difficile prendere queste decisioni da parte degli organi competenti. Restiamo in attesa di ciò che ci verrà detto, sicuramente da parte dei giocatori c’è massima disponibilità per ogni decisione, però ci deve essere al primo posto, per noi, per lo staff, i tifosi e le nostre famiglie, la sicurezza totale rispetto alla salute”.

Voi come corpo giocatori temete qualche ripercussione in termini contrattuali da questa situazione nuova?
Non penso sia il momento giusto di parlare di questo, soprattutto in rispetto ai medici e tutte le persone che si stanno dedicando senza sosta per salvaguardare la nostra salute. Sicuramente questo momento sta influenzando l’economia, cambierà e sta cambiando il nostro modo di vivere e quindi il primo pensiero è che tutto torni alla normalità. Siamo anche noi giocatori molto in attesa di capire come si evolve la situazione, premettendo che la cosa più importante ora è battere questo virus e tornare tutti a stare bene”.

Alessandro Burin