Il presente, si sa, è incerto e la frase più frequente che più si sente sussurrare in questo periodo “bastardo e sospeso” è: “Si naviga a vista”. Del domani, si sa pure questo, “non v’è certezza”. Così, di fatto, se vuoi argomentare di pallacanestro non ti rimane che il passato.Poi, siccome l’invito è “Restate a casa”, non resta altro da fare che provare a mettere un po’ d’ordine in un archivio sempre troppo incasinato. Dai cassetti e dagli scaffali saltano fuori libri, appunti, foto, ritagli di giornale e chi più ne ha, più ne metta.
Foto. Tante. Ognuna delle quali racconta una storia. Cristallizza un momento. Movimenta ricordi. Trascina emozioni. Innesca spunti di riflessione. E tanto, molto d’altro ancora.

La foto di oggi vorrei intitolarla “La ‘Storia’ prima della storia”. Un titolo che, lo so, appare criptico e, per questa ragione, necessita di una spiegazione preventiva. In questa immagine vedete fissati, uno contro l’altro, Dino Meneghin lanciato a canestro contro suo figlio Andrea giovanissimo quindicenne che, in recupero difensivo, colto in controtempo, lascerà poi spazio al padre per concludere la sua corsa.
La foto è importante perché oltre a trasmettere la tensione agonistica del momento – Andrea, piegato sulle gambe, cosa farà? Si preparerà ad esplodere verso il cielo per andare a stoppare il genitore in una sequenza da “tragedia greca” o trattato psicoanalitico? – cristallizza in una serie di movimenti e sguardi il primo confronto ufficiale tra i due “Menego”.
Scontro che avvenne molto, molto prima di quello strombazzato, plurifotografato e ultrapubblicizzato datato 14 ottobre 1990 nel match tra Ranger Varese, formazione in cui militava Andrea, e Stefanel Trieste, formazione in cui giocava suo padre.

Questa immagine, peraltro davvero gradevole nel suo dinamismo, è opera del fotografo Pratelli di Rho ed è stata scattata in occasione dell’amichevole disputata nel maggio 1989 (quindi un anno e mezzo prima) tra CMB Rho e la formazione juniores della DiVarese Pallacanestro Varese. Amichevole organizzata da coach Dante Gurioli, padre-padrone del club rhodense, per festeggiare la freschissima promozione in serie B. Per l’occasione coach Gurioli invitò l’amico Dino Meneghin, anche lui fresco vincitore dello scudetto con la Philips Milano, ad indossare la canottiera del CMB.

meneghin  dino  e  andrea  SERIE ACerto il valore della foto, e della storia, riferiti alla gara di  serie A (foto che vedete a sinistra), ebbero giustamente ben altro impatto mediatico riscuotendo, all’epoca dei fatti, l’interesse di gran parte dei mezzi di informazione e di tutto lo sport italiano. Tuttavia, per amore della verità e rispetto della cronaca, bisogna riconoscere che l’onore, per così dire, della primogenitura spetta a quest’altra situazione.

Massimo Turconi