La possibile ripresa dei campionati passa da queste giornate, ma mentre c’è ancora da combattere per sconfiggere quel Coronavirus che ha rivoluzionato la vita di tutti, sportivi e società sportive compresi, bisogna avere un occhio per la questioni pratiche, per le decisioni, giuste o sbagliate che siano e che pongano dei punti fermi.
Il CRL qualche giorno fa ha invitato le società ad esprimere il proprio parere (possibile entro ieri) circa la sospensione definitiva o meno dei campionati 2019/2020. Abbiamo fatto il punto con i club del girone A di Prima Categoria, dove regna soprattutto l’incertezza. Tanti nelle risposte si lasciano ancora guidare dal cuore, altri propendono per analisi più lucide, altri, seppur non senza un groppo in gola, dichiarano la stagione già in archivio. Ecco come è andata tra i sì, i no ed i “forse”.
Sì ALLA SOSPENSIONE
NFO FERNO: “Non vediamo le condizioni per poter riprendere i campionati quindi, seppur a malincuore, siamo favorevoli alla sospensione definitiva di questa stagione”.
ISPRA: “Il nostro parere è quello di fermarsi qui anche perché riprendere quest’anno penso sia impossibile; noi eravamo anche messi bene ma a dieci giornate dalla fine penso sia il caso di annullare tutto e riprendere l’anno prossimo come questa stagione. Aspettiamo di sapere quelle che saranno le decisioni del comitato regionale”, commenta il direttore Cerutti.
ACCADEMIA BMV: “Anche la nostra società in qualità del presidente, ha risposto con la sospensione. L’astinenza dai campi è tanta, tantissima, ci manca tutto della nostra passione, ma al momento non vediamo le condizioni per una ripresa sicura del campionato, anche solo per disputare playoff playout, ma al momento pare tutto troppo incerto” sostiene mister Trubia.
SAN MICHELE: “Non vediamo le condizioni idonee per riprendere il campionato quindi siamo favorevoli alla sospensione” afferma il dirigente Ambrosetti. Aggiunge poi mister Saporiti: “Io credo che riprendere ad oggi sia quasi impossibile e non sia sicuro per la salute di tutti, personalmente credo anche che sia giusto fermarsi qui, non siamo professionisti, tanti ragazzi lavorano, giocare tre volte la settimana come ho sentito dire e recuperare tante partite in poco tempo può essere un problema per tutti, certo non è bello lasciare le cose a metà ma non credo si possa fare altrimenti”.
ARSAGHESE: “Anche l’Arsaghese si schiera dalla parte della sospensione definitiva. Sarebbe bello poter riprendere il campionato e finirlo, vorrebbe dire che presto possiamo uscire dall’attuale emergenza, questo è il mio pensiero, però la realtà dei fatti ad oggi mi fa pensare che sarà molto più probabile che ciò non accada soprattutto se tutto la conclusione dovesse essere fine giugno. Sicuramente nei mondo dei dilettanti non puoi pensare di riprendere e giocare ogni tre giorni come si ipotizza per i professionisti, so che magari ci sono società con interessi diversi e che hanno fatto sacrifici differenti, resta il fatto che non si tratta di una decisione semplice” conferma mister Marsich.
FOLGORE LEGNANO: “La priorità è la salute, c’è un’ipotesi di ritorno in campo il 17 maggio, concentrando poi 9 partite più eventuali playoff e playout in un mese e mezzo, costringendo le squadre a giocare ogni 3 giorni dopo che sono state ferme per 75 giorni o più, tutto ciò vorrebbe dire non avere minimamente la percezione del momento e di cosa sta vivendo il mondo oggi, senza contare che si creerebbe, oltretutto, un problema logistico di accavallamento dei campi…aggiungo: e se per sfortuna massima dovesse contagiarsi un tesserato? Cosa succederebbe? Io mi auguro che si dichiari definitivamente chiusa questa stagione e che si valutino solo le modalità in cui chiuderla” ha dichiarato il ds Paolo Ferrario.
CANTELLO BELFORTESE: “Anche noi abbiamo risposto con la sospensione; io stesso ero per la ripresa dell’attività anche a costo di finire a giugno fino ad un paio di settimane fa, ma adesso mi sembra abbastanza paradossale, credo che l’annullamento possa essere la soluzione migliore anche se tante società non sarebbero contente, e posso percepirlo, ma bisogna prendere una decisione per il bene comune e per poi ripartire il prossimo anno al meglio, questo è proprio il caso in cui il calcio passa in secondo piano” ci fa sapere mister Marchiorato.
TURBIGHESE: “Dopo la sospensione dei campionati siamo rimasti fermi fino ad oggi e vediamo difficile riprendere, abbiamo votato per la sospensione del campionato” conferma il direttore Dell’Acqua.
TICINIA: “Siamo contro la ripresa, per questa stagione sospensione deve essere definitiva, dobbiamo pensare al lato umano, ai poveri medici, agli infermieri, il calcio è bello, troppo bello e allora lasciamolo tale: tutto ciò non era prevedibile ma mi auguro che questa “tempesta” ci faccia uscire da qui, personalmente e nel mondo del calcio, con una serie di risvolti positivi come essere più educati, più bravi, più rispettosi di tutto e di tutti, anche della nostra stessa vita”, ribadisce il ds Rocchi.
NO, RIPRENDIAMO
SOLBIATESE: “Non possiamo essere ipocriti, vedendo la nostra posizione la scelta sarebbe quella di terminare il campionato qualora sussistano le modalità per farlo” afferma il ds Barban.
VALCERESIO: “La posizione della società è quella di ripartire nel momento in cui ci saranno tutte le garanzie di sicurezza igienico-sanitarie per tutti. C’è da capire se ci sia la possibilità di ripartire da dove abbiamo finito o da zero, ma questo dipende da quando sarà risolta questa cosa e purtroppo adesso non possiamo saperlo. Io personalmente sento gente che parla di preparazione e allenamenti prima di poter giocare. Io, nel momento che sarà tutto finito, giocherei anche ogni 3 giorni senza mai fare nessun allenamento. In questo momento la voglia di riassaporare il gusto del campo va oltre qualsiasi obiettivo di classifica” esclama mister D’Onofrio.
TRADATE: “Il presidente e tutta la società sposano la causa di poter riprendere a patto che ci siano le condizioni per farlo; pare insensato lasciare un campionato a metà, giocheremo tutto giugno, fa niente, ma almeno portiamo a termine ciò che abbiamo iniziato sempre, ovviamente, delle condizioni utili per poterlo fare” afferma il ds Galluzzo.
ALTRO
BOSTO: “Noi abbiamo risposto che la decisione non dovrebbe essere legata ai pareri delle singole società, ma deve essere presa tenendo come riferimento la salute. Qualora ci saranno le condizioni sanitarie tali da assicurare lo svolgimento delle gare in sicurezza, per tutte le società, allora si potrà riprendere. La ripresa solo per portare a termine i campionati, con evidenti limitazioni e complicanze logistiche, non avrebbe alcun senso. Sarà giusto riprendere qualora verranno accertate tutte le condizioni di sanità e sicurezza”, conferma il dirigente Davide Giardini.
SAN MARCO: “La società ha scelto di adeguarsi a qualsiasi decisione, dalla sospensione alla ripresa, dallo svolgimento solo di playoff e playout, all’annullamento della campionato, piuttosto che confermare come definitiva questa classifica: siamo i primi ad essere coinvolti nelle scelte visto che rischiamo di retrocedere, ma la San Marco non vuole in nessun modo anteporre i proprio interessi personali in una questione del genere, quindi pronti a qualsiasi decisione e a rispettarla”, sostiene mister Efrem.
ANTONIANA: “L’Antoniana ha risposto che per ricominciare dovrebbero esserci tutte le garanzie di tutela sanitaria e che senza queste non è possibile riprendere. Ovviamente non è concepibile mantenere questo regime per come stiamo vivendo quindi noi ad ogni modo ci adeguiamo alle decisioni prese in merito dalla federazione ma auspichiamo che si decida in merito allo stato di fatto della situazione e che non di decida affinché si debba terminare ad ogni costo. Ovviamente credo che tutte le società abbiano la percezione che in caso di sospensione del campionato non si possa organizzare nessun tipo di evento legato ai vari tornei estivi e questo comporterebbe danni ancora più gravi per le società stesse” ha risposto il dg Abenante.
Mariella Lamonica