La Pallacanestro Varese ricorda il primo trionfo in Europa il 9 aprile del 1970, una vittoria che poi aprì un’epopea di trionfi e successi per la squadra ai piedi del Sacro Monte.

Quell’anno sulla panchina di Varese sedeva l’allenatore serbo Aza Nikolic, che ha scritto pagine memorabili della storia della società biancorossa, riuscendo a conquistare in 4 anni 2 Coppa Intercontinentali, 3 Coppe dei Campioni, 3 Campionati Italiani e 3 Coppe Italia. Una storia intensa di successi che ha portato nel 2005 i tifosi varesini a nominare Nikolic come miglior allenatore della storia della Pallacanestro Varese.

Quel 9 aprile di cinquant’anni anni fa la Ignis si impose sull’Armata Rossa di Mosca, squadra detentrice del titolo, proprio a Sarajevo, città di nascita di Nikolic. Un trionfo che andò contro ogni pronostico, una partita giocata e vinta punto a punto dai varesini con il punteggio finale di 79 a 74.

Una squadra composta da un mix perfetto di campioni e gregari, da Ossola a Rusconi, da Raga a Meneghin, passando per Jones, Flaborea, Vittori, Paschini e Bulgheroni, Malagoli e Consonni, capace di coniugare una qualità tecnica ed un’unità di gruppo senza eguali. Il marcatore principale della Ignis Varese quella sera fu Dino Meneghin, che mise a referto 20 punti, determinanti per il trionfo finale che arrivò nonostante Ricky Jones venne espulso dopo uno scontro di gioco avvenuto con Medvedeev.

Quella vittoria fu l’inizio di una storia sportiva senza precedenti che portò Varese a disputare 10 finali europee consecutive, un record che ancor’oggi resta ineguagliato, trionfando per ben 5 volte: oltre alla prima appena ricordata, ci fu la vittoria nel 1972 a Tel Aviv contro la Jugoplastika Spalato, nel 1973 a Liegi contro il CSKA Mosca, nel 1975 ad Anversa contro il Real Madrid e nel 1976 a Ginevra sempre contro il Real Madrid, ma non più come Ignis, bensì come Mobilgirgi Varese.

Oltre ai successi europei, in quei dieci anni la società biancorossa riuscì a conquistare ben 6 dei 10 scudetti totali della sua storia. Un decennio d’oro del basket varesino che nacque quella sera del 9 aprile di 50 anni fa e che oggi, in tempi di coronavirus, con i campionati conclusi in anticipo e le molte incertezze sul futuro, è un tuffo nel passato per i tifosi biancorossi che evoca tanta nostalgia quanta felicità e orgoglio.

Alessandro Burin