Il sindaco di Laveno, Ercole Ielmini, racconta la difficile situazione che sta vivendo la città dopo l’esplosione di contagiati nella RSA cittadina.

Come Laveno sta affrontando l’emergenza?
“Laveno sta affrontando l’emergenza con grande rispetto delle leggi e delle regole, ma anche e soprattutto con grande paura per quanto riguarda la situazione della nostra RSA cittadina. La velocità con il quale si è sviluppato il contagio nella casa di riposso è stato qualcosa di disarmante ed inaspettato. In paese c’è apprensione e paura per la situazione, ma stiamo facendo tutto il possibile per contenere questa emergenza”.

Com’è la situazione della RSA Menotti Bassani colpita dal Covid-19?
“I casi positivi all’interno della casa sono in tutto 70 ad oggi, 50 per quanto riguarda gli anziani e 20 persone del personale che lavora all’interno della RSA. E’ una situazione veramente allarmante, come sia potuto accadere un contagio così forte non lo sappiamo. Stiamo mettendo in atto tutte le misure di sicurezza per poter contenere l’emergenza strettamente alla casa di riposo e non permettere che il contagio si espanda anche al resto della popolazione cittadina. I parenti dei contagiati e delle vittime che purtroppo ci sono state hanno compreso pienamente la drammaticità e la gravità della situazione. Nessuna pressione è sopraggiunta al comune e tutti sperano di poter rivedere i propri cari al più presto sani e salvi, ma ora ci vuole una manovra importante per poter predisporre i tamponi. Quanto meno al personale per evitare che il contagio venga portato all’esterno della casa di riposo e si espanda”.

La riapertura dopo il 4 maggio?
“Per quanto riguarda le possibili riaperture dei negozi e degli esercizi commerciali dopo il 4 maggio ci atteniamo a quelle che sono le disposizioni del Governo e della Regione Lombardia. Io credo nel buon senso e ho fiducia che se verrà presa la decisione di iniziare una ripresa, riaprendo le diverse attività economiche sarà fatto nei modi e nelle tempistiche corrette, seguendo i criteri e le norme di sicurezza utili alla salvaguardia di tutte le persone. E’ chiaro che non è facile per la nostra cittadinanza pensare ad una riapertura graduale in questo momento drammatico, ma dobbiamo attenerci a ciò che nel caso ci verrà comunicato”.

I cittadini di Laveno stanno rispettando le restrizioni o ci sono casi di insubordinazione?
“Devo dire che i miei cittadini si stanno comportando in modo esemplare, rispettando leggi e restrizioni alla lettera e questo è documentato dal fatto che i contagi al di fuori della casa di riposo sono talmente pochi che si possono contare sulle dita di una mano. E’ una situazione drammatica, vedere il paese completamente vuoto non è un bello spettacolo. Io penso anche ai bambini, ai giovani, che stanno soffrendo in modo particolarmente forte queste restrizioni in casa, a tutte le famiglie, ai commercianti. E’ un emergenza che speriamo possa concludersi in fretta e nel migliore dei modi per tutti”.

Iniziative messe in atto e attuabili in futuro?
“Fin dai primi giorni del contagio abbiamo messo in campo, con l’aiuto della Protezione Civile, diverse forme di sostegno ad anziani e non solo, per quanto riguarda la consegna della spesa o dei farmaci a domicilio. Inoltre ci sono diversi volontari che accompagnano gli anziani o le persone sole a fare la spesa e procurarsi ciò di cui hanno bisogno per vivere. La distribuzione delle mascherine è stata celere e abbiamo dotato tutta la cittadinanza delle riserve necessarie per potersi muovere per andare al supermercato o in farmacia o per motivi di lavoro e superare la situazione”.

Alessandro Burin