Nella giornata odierna è circolata la notizia che dalla videoconferenza di ieri della LBA fosse uscita la proposta di ridurre il numero obbligatorio di giocatori italiani presenti nei roster delle squadre di Serie A, considerati ad un livello insufficiente per il massimo campionato italiano e conseguentemente causa di una non espressione ottimale a livello di prestazioni e spettacolo delle squadre del nostro basket  anche nelle competizioni europee.
Con un comunicato ufficiale il sindacato giocatori ha deciso di intervenire per mettere a tacere tale tipo di ipotesi nella maniera più assoluta. Questo il comunicato GIBA presente sul sito ufficiale del sindacato:

In relazione alle notizie apparse su alcuni organi di stampa nella giornata odierna, ci teniamo ad evidenziare quanto segue.

L’Associazione Giocatori è sempre disponibile a confrontarsi su qualsiasi argomento con Leghe e Federazione, ma l’unico tema su cui non c’è ragione di discutere è quello della eleggibilità e dunque del numero di atleti formati a referto per la prossima stagione.

La formula attuale, da poco rinnovata, ha visto una tendenza in aumento nella percentuale di impiego di giocatori eleggibili per la Nazionale e questo è segnale senza dubbio positivo per tutto il movimento.

Ipotizzare l’aumento del numero di giocatori non formati sarebbe un controsenso assoluto in questo periodo, in cui si avranno minori disponibilità al trasferimento da un paese all’altro da parte degli atleti stranieri. A questo si aggiunge il fatto che il recente nuovo accordo nella G-League USA porterà verosimilmente più giocatori di livello a scegliere di firmare un contratto negli Stati Uniti d’America.

La terribile pandemia e le limitazioni alla mobilità possono essere invece un’occasione per investire su atleti formati in Italia, dando così la possibilità anche ai più giovani di dimostrare il loro valore nella massima serie.

Un’ipotesi con meno giocatori non formati nel campionato di Serie A, ma di alto livello tecnico, potrebbe essere una scelta vincente per il futuro in tema squadre nazionali e identificazione pubblico-atleti e su questo siamo pronti a discutere da subito.

Siamo convinti che il Presidente Federale Petrucci, in ogni modo, sarà custode attento del tema e delle istanze dei giocatori di formazione italiana per il prossimo futuro”.

Alessandro Burin